ROMA (MF-DJ)--La Procura di Roma indaga su presunte manovre o pressioni intorno alla realizzazione del Polo strategico nazionale (Psn) per il cloud destinato, secondo i piani del governo Draghi, a ospitare i dati della Pubblica amministrazione oggi sparsi in centinaia di data center poco sicuri.

Lo scrive Il Fatto Quotidiano aggiungendo che in Procura è stato depositato un esposto del deputato ex M5S e membro della commissione Bilancio, Raphael Raduzzi. La denuncia cita un articolo del Fatto del 16 settembre in cui si dava conto di pressioni informali arrivate dal Tesoro in direzione del Poligrafico di Stato, controllato dal ministero, che inizialmente doveva partecipare al bando per il Psn in cordata con Fastweb.

Nell'esposto Raduzzi menziona anche uno scambio di messaggi telefonici tra un vertice della Zecca di Stato e un altro interlocutore in cui si dava "evidenza - è scritto nell'esposto - della telefonata ricevuta" dal "gabinetto del Mef, con chiara finalità di bloccare la partecipazione al bando della società pubblica".

Nel Pnrr il governo ha stanziato circa 2 miliardi per creare un'infrastruttura cloud dove far migrare i dati più sensibili delle amministrazioni centrali, cioè ministeri e agenzie (entro il 2025), e poi quelli della P.A. locale. Il 7 settembre il ministro per la Transizione digitale, Vittorio Colao, ha annunciato la scelta di non fare una gara, ma di usare la procedura del Partenariato pubblico-privato per selezionare chi dovrà realizzarlo. In questo modo i progetti devono prevedere una partnership con una società controllata al 100% dallo Stato per garantire la sicurezza sui dati. Il governo sceglierà il progetto migliore, che verrà messo a bando a inizio 2022. Così invece di scegliere il partner pubblico e mettere a gara la partecipazione dei privati, il governo ha scelto una procedura complessa in cui però rischia di essere arbitro e giocatore insieme.

Alla procedura partecipa infatti anche la mega-cordata formata dalla pubblica Cassa Depositi e Prestiti insieme a Tim, Sogei (la società digitale del Tesoro) e Leonardo Spa (l'ex Finmeccanica, sempre controllata dal Tesoro). Inizialmente aveva intenzione di partecipare anche il Poligrafico dello Stato insieme a Fastweb. Proprio alla Zecca però a inizio settembre sarebbe arrivata una chiamata dal gabinetto del ministero per spingerli al passo indietro.

pev

(END) Dow Jones Newswires

December 03, 2021 03:26 ET (08:26 GMT)