ZURIGO (awp/ats/awp) - Il gruppo farmaceutico Lonza, che produce su contratto per altre aziende, soffre indirettamente per l'aumento dei tassi di interesse in quanto i clienti investono meno fondi in nuovi progetti di ricerca. Il presidente della direzione Pierre-Alain Ruffieux non si dice però preoccupato.

Anche Lonza ha registrato un minor numero di progetti nelle prime fasi di sviluppo, spiega Ruffieux alla "Finanz und Wirtschaft". Ma non è un problema: "la fase I e lo sviluppo preclinico contribuiscono solo per il 10% alle nostre vendite".

Tuttavia per il gruppo basilese i progetti di sviluppo di oggi sono i potenziali motori di vendita di domani. Secondo il CEO è però poco probabile che passi alla fase II e III un minor numero di progetti presso i clienti. "In passato le fasi di minore attività di finanziamento sono durate solo da sei a diciotto mesi", afferma Ruffieux.

Negli ultimi anni Lonza ha investito molto nelle linee di produzione del vaccino contro il Covid-19 di Moderna, ma non lo produce più dalla fine della pandemia. "Siamo molto fiduciosi che l'investimento si trasformerà nuovamente in grandi affari", ha detto il presidente della direzione.

Ciò non accadrà "domani o dopodomani", ma piuttosto tra cinque o dieci anni. "Pensiamo a lungo termine. Moderna ha un grande portafoglio e anche altre aziende stanno lavorando su prodotti a base di mRNA". Alla Lonza, dice, siamo "entusiasti" di questa tecnologia.