ROMA (MF-DJ)--I tedeschi di Lufthansa che vogliono comprare Ita e pilotare la compagnia come meglio credono, senza condizionamenti o veti. Lo Stato italiano che vuole vendere Ita, ma conservare voce in capitolo sui nostri aeroporti strategici (Linate, Malpensa, Fiumicino e Catania) e sull'occupazione (leggi: assunzioni e licenziamenti).

Le trattative per la vendita di Ita sono arrivate, inevitabilmente, a questo delicato incrocio. Il governo Meloni, scrive Repubblica, non vuole perdere la presa su Ita per due ragioni. Intanto questa è la linea del centrodestra, da sempre. E peraltro resta tuttora in piedi il decreto, il Dpcm del 2 marzo 2022, che impone al venditore (cioè allo Stato) di tutelare gli interessi nazionali, in caso di alienazione della maggioranza della compagnia aerea. Lo strumento per proteggere gli interessi nazionali sono i patti parasociali che il compratore e il venditore firmano, alla cessione. Ora, il governo Meloni sta chiedendo a Lufthansa - il compratore - tutte le garanzie del caso.

E le richieste sono così articolate che l'agenzia d'informazione Bloomberg , ieri, ha coniato uno slogan efficace. La tesi è che l'Italia voglia conservare "poteri speciali" su Ita, quasi una ultima parola sulla rotta di navigazione della compagnia, in una logica da golden power . Aiuterebbe il governo un ingresso di Ferrovie dello Stato nell'azionariato di Ita, ma l'ipotesi perde quota. Matteo Salvini, ministro dei Trasporti, non è a conoscenza di un coinvolgimento di Fs nell'operazione Ita.

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3010:14 nov 2022


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November 30, 2022 04:16 ET (09:16 GMT)