Lululemon ha rivisto al ribasso le sue previsioni di utile per l'anno, citando un calo della domanda e l'aumento dei costi legati ai dazi doganali statunitensi. Il titolo del gruppo è crollato del 22% nelle contrattazioni dopo la chiusura di giovedì, dopo la pubblicazione di previsioni deludenti per il secondo trimestre.

Lululemon Athletica punta il dito contro il calo delle vendite nei negozi del continente americano, conseguenza, secondo l'azienda, di una congiuntura economica incerta, delle pressioni inflazionistiche, della diminuzione della fiducia dei consumatori e delle restrizioni sulla spesa discrezionale.

La strategia tariffaria dell'amministrazione Trump, caratterizzata da dazi doganali imprevedibili, riaccende i timori di una stagflazione negli Stati Uniti. Anche i consumatori più abbienti privilegiano ora gli acquisti essenziali, a scapito dei prodotti premium.

Di fronte a questa situazione, le aziende del settore stanno diversificando le loro fonti di approvvigionamento e rivedendo i prezzi per preservare i margini. “Prevediamo di applicare aumenti di prezzo strategici su una piccola parte della nostra offerta, e tali aumenti rimarranno modesti”, ha dichiarato Meghan Frank, direttrice finanziaria di Lululemon. L'azienda intende inoltre rinegoziare con i propri fornitori e ridurre i costi.

Nel 2024, il 40% dei prodotti Lululemon era fabbricato in Vietnam e il 28% dei suoi tessuti proveniva dalla Cina continentale.

Il gruppo punta ora a un utile annuo compreso tra 14,58 e 14,78 dollari per azione, contro un range iniziale compreso tra 14,95 e 15,15 dollari. Per il secondo trimestre, l'utile atteso è inferiore alle stime medie raccolte da LSEG, mentre il fatturato previsto, compreso tra 2,54 e 2,56 miliardi di dollari, è in linea con il consenso. Gli analisti di Bloomberg osservano: “Lululemon punta a un fatturato di 12,5 miliardi di dollari entro il 2026, ma il rallentamento congiunturale e i dazi doganali rendono difficile il raggiungimento di questo obiettivo”.

“Lululemon non ha lanciato prodotti di punta di recente, e questo sta iniziando a pesare”, osserva David Swartz, analista di Morningstar. Le ultime collezioni, come la linea di abbigliamento sportivo Glow Up o i nuovi pantaloni lifestyle Daydrift, non sono riuscite a dare slancio alle vendite.

“Lululemon è abituata a superare le aspettative. Quindi, quando non rivede al rialzo le sue previsioni, viene già percepito come una delusione”, conclude Swartz.