Sostenibilità : Firenze, nasce la Factory green da 30 mln (MFF)
08 aprile 2021 alle 08:32
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MILANO (MF-DJ)--Con l'avvio dei lavori della Factory, prende forma il progetto per la riqualificazione dell'ex Manifattura Tabacchi di Firenze. La fabbrica di sigari progettata dalla mano razionalista di Pier Luigi Nervi e dismessa nel marzo 2001 dopo oltre 70 anni, che a regime diventerà un innovativo quartiere cittadino all'insegna della creatività sostenibile, ospita già una serie di brand e dal 2020 la terza sede di Polimoda oltre all'Istituto dei mestieri d'eccellenza di Lvmh e all'Accademia di Belle arti di Firenze. L'inaugurazione del cantiere della Factory, cuore pulsante e green della nuova Manifattura che sarà ultimato a settembre 2022 e dedicato ai maker contemporanei, si è svolta ieri con un evento digitale.
La rinascita della Factory, scrive MFF, fa parte di un maxi progetto di riqualificazione da 250 milioni di euro che prevede il recupero entro il 2026 di tutta l'area industriale composta da 16 edifici per un totale di circa 110 mila metri quadrati. A promuovere uno dei più importanti progetti di rigenerazione urbana in Italia è la joint venture costituita nel 2016 dalla società immobiliare del gruppo Cassa depositi e prestiti e da PW Real estate fund III LP, un fondo gestito da Aermont capital. Nello specifico, lo sviluppo della Factory prevede un investimento di 30 milioni di euro per una superficie totale di oltre 21 mila mq, comprendendo gli edifici 4, 5 e 11. Il progetto architettonico è firmato dallo studio fiorentino Q-bic di Luca e Marco Baldini, affiancati dal paesaggista Antonio Perazzi. Se gli edifici speculari 4 e 5 ospiteranno al primo piano spazi direzionali e di co-working, il livello terra sarà dedicato ad attività commerciali con negozi, atelier e ristoranti.
Sul tetto nascerà l'Officina botanica, un giardino pensile aperto al pubblico, con oltre 100 alberi e 1.300 tra arbusti, piante perenni ed erbe. Il progetto di sviluppo, che riduce al minimo le demolizioni rendendo gli edifici efficienti e sostenibili con l'energia geotermica e una gestione attiva della risorsa idrica, proseguirà con la riqualificazione dell'ex centrale termica della fabbrica che sarà un birrificio. «Manifattura diventa parte attiva della città, con un'attenzione alle nuove tecnologie e con tanto verde che colonizza gli spazi urbani», ha spiegato Giovanni Manfredi, ceo di Manifattura tabacchi. Gli ha fatto eco Dario Nardella, sindaco di Firenze, «Questa è una ricucitura cittadina, con l'edificio che prima era una diga e oggi un ponte tra due aree e che ospiterà all'interno le due anime del fare e saper fare, simbolo di un nuovo Rinascimento».
LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SE è leader mondiale nei prodotti di lusso. Le vendite nette sono così suddivise per famiglia di prodotti: - moda e articoli in pelle (48,9%): marchi come Louis Vuitton, Kenzo, Celine, Fendi, Marc Jacobs, Givenchy, ecc; - orologi e gioielli (12,8%): Bulgari, TAG Heuer, Zenith, Hublot, Chaumet, marchi Fred, Tiffany, ecc; - profumi e prodotti cosmetici (9,6%): profumi (marchi Christian Dior, Guerlain, Loewe, Kenzo, ecc.), prodotti per il trucco (Make Up For Ever, Guerlain, Acqua di Parma, ecc.), ecc; - vini e liquori (7,7%): champagne (marchi Moët & Chandon, Mercier, Veuve Clicquot Ponsardin, Dom Pérignon, ecc.; n. 1 a livello mondiale), vini (Cape Mentelle, Château D'Yquem, ecc.), cognac (principalmente Hennessy; n. 1 a livello mondiale), whisky (principalmente Glenmorangie), ecc; Le vendite rimanenti (21%) provengono dalla distribuzione selettiva attraverso le catene Sephora, DFS, Miami Cruiseline e i grandi magazzini Le Bon Marché e La Samaritaine. Alla fine del 2023, i prodotti saranno commercializzati attraverso una rete di 6.097 punti vendita situati in tutto il mondo. Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Francia (7,9%), Europa (16,4%), Giappone (7,3%), Asia (30,8%), Stati Uniti (25,3%) e altro (12,3%).