Lvmh : spinge sul green, emissioni dimezzate entro 2030 (MFF)
16 aprile 2021 alle 08:28
Condividi
MILANO (MF-DJ)--"I target che il gruppo si era fissato per fine 2020 sono stati ampiamente superati", afferma Antoine Arnault, responsabile image e environnement. Il bilancio delle azioni compiute e l'annuncio di quelle a venire sono stati l'oggetto di una conferenza in digitale in margine all'Assemblea generale di Lvmh svoltasi ieri.
Dopo il piano Life 2020, scrive MFF, ecco arrivare Life 360, "la nuova bussola ambientale del gruppo", che fissa traguardi a corto, medio e lungo termine (2023, 2026 e 2030) su quattro territori: quello dei prodotti, che dovranno far prova di "circolarità creativa" per ridurre la loro impronta ambientale, "come sta mostrando Louis Vuitton con Virgil Abloh e l'upcycling". Poi, la tracciabilità delle materie prime al 100% per il 2030 e una totale trasparenza delle tappe di produzione, per dare un'informazione chiara e diretta al cliente.
Terzo step, la protezione degli ecosistemi, con l'obiettivo di riabilitare 5 milioni di ettari di habitat faunistico e vegetale entro il 2030 e di rinunciare al sourcing nelle zone a rischio di deforestazione. E infine, per agire sul clima, Lvmh vuole ridurre del 50% per il 2026 le emissioni di carbonio legate ai consumi energetici per arrivare in seguito ad un 100% di energie rinnovabili. Si vuole infine nel 2030 diminuire le emissioni di gas ad effetto serra del 55%. "La crisi ci ha mostrato che dobbiamo accelerare la nostra azione", ha spiegato Hélène Valade, responsabile ambientale di Lvmh, ribadendo quanto aveva detto al MFGS 2020. "Il lusso è l'incarnazione del know-how e di una certa visione artistica e deve quindi coniugare armoniosamente questa dimensione umana con quella della naturale".
LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SE è leader mondiale nei prodotti di lusso. Le vendite nette sono così suddivise per famiglia di prodotti: - moda e articoli in pelle (48,9%): marchi come Louis Vuitton, Kenzo, Celine, Fendi, Marc Jacobs, Givenchy, ecc; - orologi e gioielli (12,8%): Bulgari, TAG Heuer, Zenith, Hublot, Chaumet, marchi Fred, Tiffany, ecc; - profumi e prodotti cosmetici (9,6%): profumi (marchi Christian Dior, Guerlain, Loewe, Kenzo, ecc.), prodotti per il trucco (Make Up For Ever, Guerlain, Acqua di Parma, ecc.), ecc; - vini e liquori (7,7%): champagne (marchi Moët & Chandon, Mercier, Veuve Clicquot Ponsardin, Dom Pérignon, ecc.; n. 1 a livello mondiale), vini (Cape Mentelle, Château D'Yquem, ecc.), cognac (principalmente Hennessy; n. 1 a livello mondiale), whisky (principalmente Glenmorangie), ecc; Le vendite rimanenti (21%) provengono dalla distribuzione selettiva attraverso le catene Sephora, DFS, Miami Cruiseline e i grandi magazzini Le Bon Marché e La Samaritaine. Alla fine del 2023, i prodotti saranno commercializzati attraverso una rete di 6.097 punti vendita situati in tutto il mondo. Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Francia (7,9%), Europa (16,4%), Giappone (7,3%), Asia (30,8%), Stati Uniti (25,3%) e altro (12,3%).