MILANO (MF-DJ)--"La moda è un lavoro di équipe dove la filiera ha un ruolo strategico". Così Maria Grazia Chiuri, creative director del womenswear Dior, maison ammiraglia del colosso Lvmh alla sua prima partecipazione al MFGS-Milano Fashion Global Summit 2021, ha sintetizzato il tema chiave dell'ultima giornata di lavori dedicata alla supply chain.
Dalla sua visione del savoir faire alle differenze tra Italia e Francia nella valorizzazione del sistema, dalla difesa del femminile al futuro del fashion. "La realtà francese è molto legata alla couture, la loro capacità è stata ben indirizzata verso la comunicazione di questo valore dell'eccellenza", ha raccontato Chiuri. "La realtà italiana si è sviluppata invece più tardi ed è esplosa con il pret-à-porter negli anni 70. Sicuramente è stata vissuta anche più da lato business ed è stato meno enfatizzato l'aspetto creativo".
E una visione sul presente e sul futuro del Made in Italy, scrive MFF, è arrivata dal ceo del gruppo Prada, Patrizio Bertelli, che si è espresso sulla vexata quaestio del perché non si siano formati grandi poli del lusso nel nostro Paese. "Noi ci avevamo provato e abbiamo sbagliato i termini, probabilmente, con Jil Sander ed Helmut Lang. L'errore fondamentale penso sia stato quello di aver lasciato la gestione a loro mentre invece avremmo dovuto gestirli noi".
LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SE è leader mondiale nei prodotti di lusso. Le vendite nette sono così suddivise per famiglia di prodotti: - moda e articoli in pelle (48,9%): marchi come Louis Vuitton, Kenzo, Celine, Fendi, Marc Jacobs, Givenchy, ecc; - orologi e gioielli (12,8%): Bulgari, TAG Heuer, Zenith, Hublot, Chaumet, marchi Fred, Tiffany, ecc; - profumi e prodotti cosmetici (9,6%): profumi (marchi Christian Dior, Guerlain, Loewe, Kenzo, ecc.), prodotti per il trucco (Make Up For Ever, Guerlain, Acqua di Parma, ecc.), ecc; - vini e liquori (7,7%): champagne (marchi Moët & Chandon, Mercier, Veuve Clicquot Ponsardin, Dom Pérignon, ecc.; n. 1 a livello mondiale), vini (Cape Mentelle, Château D'Yquem, ecc.), cognac (principalmente Hennessy; n. 1 a livello mondiale), whisky (principalmente Glenmorangie), ecc; Le vendite rimanenti (21%) provengono dalla distribuzione selettiva attraverso le catene Sephora, DFS, Miami Cruiseline e i grandi magazzini Le Bon Marché e La Samaritaine. Alla fine del 2023, i prodotti saranno commercializzati attraverso una rete di 6.097 punti vendita situati in tutto il mondo. Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Francia (7,9%), Europa (16,4%), Giappone (7,3%), Asia (30,8%), Stati Uniti (25,3%) e altro (12,3%).