MILANO (MF-DJ)--Fioriscono gli opening nel Quadrilatero e nel resto di Milano. Numerosi progetti stanno arricchendo la geografia retail. Da piazza Cordusio a corso Buenos Aires, fino a Porta nuova.
"La città è tornata a correre recuperando l'entusiasmo del 2019", confermano a MFF gli esperti di Cushman & Wakefield, Colliers international, Montenapoleone 18 retail consultancy & brokerage, Rustioni & partners e Dea real estate advisor.
Nel Quadrilatero, in via della Spiga dopo lo sbarco al 5 di Ralph Lauren (vedere MFF del 18 novembre), al 7 arriverà Fabiana Filippi e al 27, all'interno del mega progetto di Hines, debutterà Moschino (vedere MFF del 14 dicembre). In via Montenapoleone, Lvmh, che si appresta al restyling del blocco, al 2 avrebbe scelto come temporary l'ex Garage Traversi, in via Bagutta. Sempre in Montenapoleone, è sotto i riflettori il civico 8, occupato dal caffè Cova e da brand di Lvmh, Kering, Prada, dopo la vendita a Blackstone del patrimonio immobiliare di Reale compagnia italiana di cui fa parte.
Vicino fervono i lavori per la nuova destination di Ferragamo nell'ex seminario arcivescovile di corso Venezia 11. "Tutto il Quadrilatero è ripartito bene, con grande interesse. Dato il fermento, le quotazioni non sono diminuite", ha detto Maristella Brambilla, partner di 18 Montenapoleone retail consultancy & brokerage. "Via Montenapoleone è sempre più lusso, via Spiga sta avendo un'esplosione, il progetto Spiga 26 va molto bene. Via Sant'Andrea è tanto richiesta, ma con poca disponibilità. Tra le altre traverse, via Santo Spirito è più dedicata a marchi di ricerca e in via Borgospesso Hines trasformerà l'ex Versace home in serviced apartment dando un impulso alla strada. Mentre via Verri con le aperture di Off-White e Golden goose ha assunto una connotazione più giovane", ha precisato Brambilla.
L'esterno dello store di Nike in Corso Buenos Aires "Da settembre il mercato si è ripreso bene per il lusso. Significativa la rincorsa a riposizionare gli spazi e, vista ancora l'incertezza pandemica, gli accordi tra landlor e tenant si trovano grazie agli step rent, anche di 4-5 anni, prima di entrare a regime. In Montenapoleone i valori tenderanno a crescere", ha spiegato Thomas Casolo, international partner head of retail Italy di Cushman & Wakefield. A pochi passi da corso Vittorio Emanuele e piazza Duomo, il cinema Odeon diventerà nel 2024 una nuova destination per il retail di 5 mila metri quadrati, mantenendo alcune sale cinematografiche. In Galleria Vittorio Emanuele hanno da poco inaugurato Santoni e Fratelli Rossetti e apriranno Gucci e Chanel. In piazza Cordusio è sbarcato il tempio dei giocattoli Fao Schwarz e a The Medelan arriverà Chanel con i propri uffici, mentre Lanvin dovrebbe entrare in uno dei negozi. In via Manzoni, angolo via Verdi, esordirà Fendi casa.
"Il lusso è ripartito e, rispetto alle top location canoniche, si sta espandendo in altre parti, come piazza Cordusio/Mercanti, dove riscontriamo interesse per il progetto Mercanti 21 e, poco distante, per il nuovo Odeon. Anche il design sta esplorando altre zone oltre al distretto di via Durini. E Porta nuova riserverà novità. L'attenzione sulle high street è anche da parte degli investitori stranieri", ha spiegato Niccolò Suardi, head of high street retail Italy di Colliers international. Concorda Luca de Ambrosis Ortigara, owner di Dea real estate advisor: "Milano è sempre più internazionale, continuerà a crescere anche grazie alle Olimpiadi invernali 2026 e attrae investitori a tutto tondo. È the place to be come dimostra, non solo l'interesse di moda e lusso, ma anche dei top hotel 5 stelle e dei club esclusivi".
Tra le arterie più commerciali, corso Buenos Aires rilancia con il complesso Ba59 (ex Corti di Baires) dove ha debuttato Nike e seguirà Decathlon. "In Buenos Aires abbiamo già aperto 7 negozi, bene anche via Torino e via Dante. Corso Garibaldi sta crescendo molto, come evidenzia lo sbarco di Supreme. E corso Vittorio Emanuele resta top location, vedi il prossimo opening di Ax Armani Exchange in galleria Passarella", ha chiosato Rodolfo Rustioni, ceo di Rustioni & Partners.
LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SE è leader mondiale nei prodotti di lusso. Le vendite nette sono così suddivise per famiglia di prodotti: - moda e articoli in pelle (48,9%): marchi come Louis Vuitton, Kenzo, Celine, Fendi, Marc Jacobs, Givenchy, ecc; - orologi e gioielli (12,8%): Bulgari, TAG Heuer, Zenith, Hublot, Chaumet, marchi Fred, Tiffany, ecc; - profumi e prodotti cosmetici (9,6%): profumi (marchi Christian Dior, Guerlain, Loewe, Kenzo, ecc.), prodotti per il trucco (Make Up For Ever, Guerlain, Acqua di Parma, ecc.), ecc; - vini e liquori (7,7%): champagne (marchi Moët & Chandon, Mercier, Veuve Clicquot Ponsardin, Dom Pérignon, ecc.; n. 1 a livello mondiale), vini (Cape Mentelle, Château D'Yquem, ecc.), cognac (principalmente Hennessy; n. 1 a livello mondiale), whisky (principalmente Glenmorangie), ecc; Le vendite rimanenti (21%) provengono dalla distribuzione selettiva attraverso le catene Sephora, DFS, Miami Cruiseline e i grandi magazzini Le Bon Marché e La Samaritaine. Alla fine del 2023, i prodotti saranno commercializzati attraverso una rete di 6.097 punti vendita situati in tutto il mondo. Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Francia (7,9%), Europa (16,4%), Giappone (7,3%), Asia (30,8%), Stati Uniti (25,3%) e altro (12,3%).