ROMA (Reuters) - L'AD di Moncler Remo Ruffini non si aspetta aggregazioni nel mercato della moda italiano, ancora prevalentemente caratterizzato da una gestione familiare attaccata al concetto di proprietà aziendale, alla quale il manager dice però di non sentirsi legato.

In un mercato europeo del lusso dominato dai gruppi francesi Lmvh e Kering le aziende italiane sono sotto pressione da parte degli investitori affinché si consolidino in aggregazioni più ampie, con Moncler che è stata spesso considerata dagli analisti come un possibile obiettivo.

"In Italia aggregazioni non ne vedo", ha detto Ruffini durante una conferenza online organizzata da Rcs.

"In Italia vogliono tutti mantenere la maggioranza, lo capisco, ci sono molte aziende con una lunga storia, con la quarta e quinta generazione ed è difficile lasciare, è culturale", ha aggiunto.

Tuttavia Ruffini ha anche specificato di non essere interessato alle quote, e di essere più concentrato sulla redditività della sua azienda.

"Voglio creare valore, non ho l'angoscia del possesso, ma creare un gruppo forte con una forte redditività, aperto a qualunque soluzione con queste logiche", ha concluso Ruffini.

(Giulia Segreti, tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)