ROMA (MF-DJ)--"Per valutare lo scenario di mercato attuale e futuro c'è un test molto semplice. Se ciascuno di noi si proietta all'indietro di 12-15 mesi, nessuno si sarebbe immaginato oggi una situazione di crescita del Pil al +4-5% per due anni consecutivi; un piano di recovery importante affidato a una guida di governo sicura che gode della massima reputazione a livello internazionale; una congiuntura positiva abbinata alla possibilità di un piano di interventi strutturali. La pubblicità esce rafforzata come leva strategica. É stata decisiva la continuità di comunicazione nei mesi "bui" dei vari lockdown".

Lo ha detto Stefano Sala, a.d. di Publitalia, oltre che consigliere di amministrazione Mediaset e componente del comitato esecutivo, alla guida della concessionaria leader del mercato italiano della Tv, in un'intervista al Sole 24 ore.

"Il 2021 sta velocemente tornando a livello 2019, soprattutto per un mezzo chiave come la Tv. Riguardo a Mediaset, con i primi 6 mesi del 2021 siamo praticamente in parità con il 2019, grazie al contributo positivo dei 3 media Tv, radio e digital. Il trend di crescita (+31,7%) -ha proseguito- supera 5 punti il mercato e se consideriamo i primi 9 mesi siamo sopra ai corrispondenti mesi del 2019. In generale, è interessante notare come nel semestre, sul mercato comprensivo degli Ott, il peso della Tv sia tornato ad essere superiore a quello del Digital, 44,9% contro 41,1%, mentre a fine 2020 eravamo a 41,5% per la Tv e 41,9% per il digitale".

Quanto alle leve che hanno aiutato in questa ripresa, "in questi due anni ci ha certamente aiutato avere una solidità di linea editoriale di Mediaset che non ha mai disinvestito dal prodotto e anzi ha investito anche in innovazione tecnologica con il lancio di Mediaset Infinity che rappresenta il modo più innovativo, su piattaforma Ott, di accedere ai contenuti Mediaset. Un molo importante nello sviluppo di Infinity l'avrà sicuramente il calcio con l'offerta Champions", ha spiegato il manager.

In merito al calcio, "guardiamo ai 2-3 anni di ripresa prevista anche con la forza della nostra offerta sul calcio, di portata unica per il nostro mercato. Per i prossimi 3 anni offriamo la Champions League fatta eccezione per le 16 partite assegnate ad Amazon, cioè 104 partite; l'esclusiva della Coppa Italia Tim Cupe infine per 3 anni la totalità della serie A con l'esclusiva dei top match grazie alla concessione pubblicitaria a Digitalia dell'offerta di Dazn".

A proposito del problema di misurazione di ascolti non da poco, con Dazn che dà numeri differenti da Auditel, "per noi le "Audi" sono una pietra angolare di certezza del sistema dei media. Lavoriamo con intensità dall'interno di Auditel perché raggiunga al più presto il suo obiettivo ambizioso di misurazione della "Total Audience". Così come diamo un contributo costruttivo alla dialettica, interna ed esterna ad Auditel, sul tema della misurazione degli Otto comunque dei nuovi player. Però occorre essere chiari -ha spiegato Sala- Condividiamo l'invito di Agcom a lavorare per una convergenza di modalità operative e protocolli di certificazione tra i diversi Jic (Joint industry cominee, ndr.) e l'Autorità un ruolo chiave nel guidare il processo di coordinamento dei diversi sistemi di rilevazione dove, è importante sottolinearlo, la pluralità e la varietà dei mezzi del nostro mercato mal si concilierebbe con una sorta di Jic unico. Il lavoro da fare è un dialogo tra le varie "Audi" mantenendo la distinzione degli ambiti. L'obiettivo della misurazione è definire le metriche tra player omogenei che competono sul

medesimo mercato con le medesime regole, senza confondere player di

natura diversa. C'è bisogno di una currency per i broadcaster, che sono

soggetti al rispetto del l00% del framework istituzionale e c'è bisogno di chiarezza e misurazioni distinte per i player Ott che producono contenuti ma senza un palinsesto e senza gli oneri istituzionali dei broadcaster. Questo senza confondere i due ambiti. Per intenderci: il mercato ha bisogno di avere gli ascolti prodotti dalle varie tipologie di player, non il calcolo improbabile di share che sommano e dividono fenomeni strutturalmente e istituzionalmente diversi".

Quella di Dazn, ha messo in evidenza Sala, "è una provocazione costruttiva per il nostro mercato. Innanzitutto interessante notare l'asimmetria strabica degli osservatori. Un coro di critiche per l'unico operatore Ott che, oltre ad adeguarsi alle regole di emissione di un evento lineare come il calcio, si rende disponibile, da subito e in poche settimane, a rendere trasparenti e misurabili i propri ascolti. Per contro un totale silenzio nei confronti di chi, per propria legittima scelta, non sente uguale necessità".

"La soluzione offerta da Dazn - sviluppata da un certificatore esterno, Nielsen, che include le misurazioni di Auditel per la validazione del profilo di ascolto e coviewing del primo schermo e contemporaneamente verifica il dato censuario rilevato da Dazn su tutti i device - è la migliore oggi praticabile nei tempi a disposizione. Per essere chiari: non è una currency, che è e rimane Auditel. É un sistema di misurazione con logiche trasparenti di costruzione, analizzabile con software di mercato, offerto agli operatori professionali cui si chiede, più che pregiudizievoli alzate di scudi, di provare a usarlo anche per migliorarlo", ha concluso.

(finie)

MF-DJ NEWS

1010:11 set 2021

(END) Dow Jones Newswires

September 10, 2021 04:11 ET (08:11 GMT)