MILANO (MF-DJ)--In casa Berlusconi le priorità industriali sono chiare: Mediaset deve espandersi a livello internazionale e Mondadori deve consolidare la leadership in Italia nel settore dei libri. Così la casa editrice di Segrate ha definito l'acquisizione per 157 milioni di Dea Scuola (gruppo De Agostini), rafforzando la presenza nel ricco e redditizio segmento della scolastica e incassando l'apprezzamento del mercato (ieri il titolo ha guadagnato più del 10%) e degli analisti.

In tal modo, ove mai un grande player internazionale del settore volesse entrare su un mercato in netta ripresa (vedere box in pagina) dovrebbe obbligatoriamente bussare alla porta di Marina Berlusconi, presidente di Mondadori ma soprattutto di Fininvest, la cassaforte di famiglia.

La holding, che a fine giugno ha approvato il bilancio 2020 procedendo alla distribuzione di un dividendo da 100 milioni, è concentrata sul futuro del network televisivo di Cologno Monzese. Il gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi ha da poco avviato la procedura per il trasferimento della sede legale in Olanda (quella fiscale resta in Italia): si tratta del primo, ma fondamentale tassello per la creazione di quel polo paneuropeo della tv generalista free al quale il management del Biscione lavora da anni. E ora che l'azionista Vivendi (28,8%) non è più un ostacolo, il piano può prendere forma. Anche perché ci sono da contrastare competitor che si chiamano Discovery e Sky e soprattutto gli Ott: Netflix, Disney e così via.

Il ragionamento che si fa a Cologno è chiaro: la sfida va combattuta fuori dai confini nazionali con una massa critica più ampia rispetto a quella attuale e, possibilmente, con nuovi alleati. Del resto, quando la successione a Silvio Berlusconi diventerà un tema d'attualità, bisognerà farsi trovare pronti ai vari scenari che potrebbero aprirsi in Italia e non solo. Per tale ragione in Mediaset si cercano opzioni estere, potendo già contare sull'apporto della controllata spagnola che, però, al momento è e resta un'entità autonoma rispetto alla controllante dopo che nei mesi scorsi è stata bloccata dal tribunale di Madrid la fusione tra le due entità.

L'orizzonte di Pier Silvio Berlusconi e del cfo Marco Giordani è ampio, con l'obiettivo di arrivare a creare una piattaforma distributiva di contenuti e pubblicità che abbia un respiro internazionale. Si è tentato il ritorno in Francia, ma alla fine l'establishment e soprattutto l'Eliseo ha fatto sì che fosse Tf1, controllata da Bouygues, a rilevare il 48% dell'altro network locale M6 da Rtl.

fch

(END) Dow Jones Newswires

July 14, 2021 02:23 ET (06:23 GMT)