MILANO (MF-DJ)--L'assemblea di Mediaset ha approvato la proposta di trasferimento della sede legale ad Amsterdam, in Olanda. Hanno partecipato complessivamente all'Assemblea azionisti per delega per un numero di azioni pari all'81,81% del capitale. Il 95,57% delle azioni rappresentate ha votato a favore della proposta. A seguito del Trasferimento le azioni Mediaset continueranno a essere quotate alla Borsa Italiana e la residenza fiscale di Mediaset, così come l'amministrazione centrale, rimarranno in Italia.

L'assemblea ha poi approvato il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 e la distribuzione di un dividendo straordinario di 0,3 euro per ogni azione. L'importo, per gli azionisti che eserciteranno il diritto di recesso spettante in relazione al trasferimento della sede in Olanda, andrá a sconto del valore di liquidazione. A tali Azionisti verrá pertanto riconosciuta la somma di 1,881 euro per azione (ossia 2,181 euro meno il dividendo straordinario). Il dividendo straordinario sará messo in pagamento il giorno 21 luglio.

I soci hanno approvato l'istituzione di un piano di incentivazione e fidelizzazione a medio-lungo termine che, anche tenendo conto dell'esperienza maturata con i precedenti piani, sará riservato agli Organi Delegati e ai dirigenti di Mediaset e di societá controllate che svolgono funzioni rilevanti per il conseguimento dei risultati strategici del Gruppo Mediaset. Il Piano è relativo a un periodo di tre esercizi (2021-2023). II Piano prevede l'attribuzione di diritti per l'assegnazione di un corrispondente numero di azioni della societá con godimento regolare. I diritti saranno attribuiti ai destinatari in conseguenza della destinazione da parte degli stessi al piano a medio-lungo termine di una quota del premio target di riferimento del sistema di incentivazione di breve termine per l'esercizio di riferimento, in misura pari alternativamente al 25% o al 50% dello stesso.

L'Assemblea ha provveduto alla nomina, per scadenza del mandato, del Consiglio di Amministrazione, composto da 15 membri. Il nuovo Consiglio rimarrá in carica fino all'approvazione del bilancio dell'esercizio 2023.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione risulta composto da Fedele Confalonieri, Pier Silvio Berlusconi, Marco Giordani, Gina Nieri, Niccolò Querci, Stefano Sala, Marina Berlusconi, Danilo Pellegrino, Carlo Secchi, Marina Brogi, Alessandra Piccinino, Stefania Bariatti (tratti dalla lista Numero 1). Giulio Gallazzi, Costanza Esclapon de Villeneuve, Raffaele Cappiello ( tratti dalla lista Nmero 2). I Consiglieri Carlo Secchi, Marina Brogi, Alessandra Piccinino, Stefania Bariatti, Giulio Gallazzi, Costanza Esclapon de Villeneuve e Raffaele Cappiello hanno dichiarato di possedere i requisiti di indipendenza ex art. 148 comma 3 del Testo Unico della Finanza; inoltre, i Consiglieri Marina Brogi, Alessandra Piccinino, Stefania Bariatti, Giulio Gallazzi, Costanza Esclapon de Villeneuve e Raffaele Cappiello hanno dichiarato di possedere i requisiti di indipendenza del Codice di Corporate Governance.

'La scelta dell'Olanda come sede legale è volta a collocare la sede della societá in una giurisdizione che, per diversi motivi, risulta ideale allo scopo, come dimostrano i numerosi trasferimenti proprio in Olanda della sede di molti gruppi, anche italiani, a vocazione internazionale. La scelta in merito alla domiciliazione della societá punta a un sistema in grado di rispondere alla necessitá di trovare una piattaforma societaria neutrale e sovranazionale, adeguata alla realizzazione di un progetto con questa ambizione', ha affermato il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, intervenendo in occasione dell'assemblea dei soci del gruppo.

'Resta fermo che anche a seguito del trasferimento in Olanda la societa' continuerá a pagare le tasse in Italia e qui manterrá le proprie attivitá produttive. Il mercato europeo dei media è diventato un'arena per pesi massimi. L'aumento della scala a livello europeo è inevitabile per gli operatori locali di free tv, che sono rimasti gli unici nel mercato a non avere un approccio sovranazionale. Il consolidamento in Europa avverrá, con buona pace di tutti. Molto meglio che sia promosso da Mediaset piuttosto che da un operatore americano. Non è piú tempo di erigere barriere nazionali nei mercati europei, strategia possibile quando le difese esterne erano ancora valide ed efficaci. Oggi l'unica strada per contrastare il declino è unire le forze per promuovere la cultura europea ed essere in grado di competere sullo stesso piano e possibilmente anche con le stesse regole. E' con questo auspicio, e con tutte le carte in regola per attuarlo, che Mediaset chiede il supporto ai propri azionisti'.

Per quanto riguarda l'evoluzione della raccoltá di Mediaset, 'possiamo anticipare che anche il primo e il secondo trimestre del 2021 hanno avuto una performance positiva, anzi piu' che positiva: il primo trimestre ha segnato un +6,1% (verso un mercato a -1,4%) e il secondo trimestre è un trimestre da record: i dati non sono ancora consolidati e ufficiali, ma aprile e maggio hanno praticamente raddoppiato la raccolta del 2020. Quattro trimestri in sequenza positiva sono una chiara dimostrazione della resilienza e della soliditá della posizione competitiva di Mediaset sul mercato', ha sottolineato il presidente.

'Sotto i vari profili Mediaset ha dimostrato eccellenza e professionalita', vicinanza e capacitá di servizio e alla fine ha superato alla grande un anno di emergenza come il 2020. Un breve commento sulla performance italiana di mediaset, che, grazie alla sua reattivitá e capacitá gestionale, ha ottenuto risparmi per centinaia di milioni senza indebolire la programmazione televisiva. Anzi: con un palinsesto brillante e con le grandi capacitá di publitalia, sono aumentati ancora gli ascolti ed è aumentata la quota di mercato pubblicitario', ha aggiunto.

'Riguardo all'esercizio concluso del 2020, fortemente influenzato dal covid, dal punto di vista della raccolta pubblicitaria, l'andamento del gruppo mediaset in Italia (consolidato tv+radio+web) è stato ampiamente migliore dell'andamento di mercato: Mediaset -10,5% rispetto al mercato pubblicitario, che ha avuto una flessione del -15,3 %: quindi, quasi 5 punti di differenza positiva. L'aspetto notevole è stata la capacitá di forte recupero negli ultimi 2 trimestri, con una performance positiva: nel terzo trimestre una crescita del +4,6% vs un mercato piatto (0,2%) e nel quarto trimestre ancora una crescita del +3,5% vs un mercato ancora in difficoltá (-3,4%)', ha detto ancora.

Per quanto riguarda il settore televisivo in generale, Confalonieri ha spiegato: 'E' a tutti noto che a fine giugno 2022 la banda 700 mghz, utilizzata oggi dai servizi radiotelevisivi, dovrá essere liberata per consentire alle societá di telecomunicazione di avviare la transizione al 5g. I ritardi importanti, accumulatisi con il precedente governo, stanno mettendo sotto pressione i broadcaster, che vedono accorciarsi i tempi di un'ordinata migrazione verso standard di trasmissione piú premianti, che consentiranno loro la medesima ricchezza editoriale, nonostante la riduzione del 30% dello spettro disponibile'.

'Il problema piu' significativo che tocca i cittadini è che l'introduzione dei nuovi standard rischia di impedire agli utenti che non abbiano tv sector di nuova generazione di vedere la tv digitale terrestre, che per quasi 16 ml di famiglie è ancora l'unica piattaforma visibile nelle case. Senza scendere in tecnicalitá inutili, è fortissima la pressione di tutto il mondo televisivo italiano per un'accelerazione strenua di una nuova road map per i nuovi standard e di una politica di finanziamento pubblico alla sostituzione dei televisori obsoleti ricca ed efficace', ha detto ancora.

'La data di cessione della banda per l'anno prossimo non è in discussione, ma si deve consentire ai broadcaster la flessibilitá delle azioni per arrivarci, preservando business, utenti e competitivitá di piattaforma. Al Mise ci hanno garantito velocitá e incisivitá e confidiamo nel loro impegno', ha sottolineato.

'In gioco c'è il pluralismo, cui siamo obbligati per legge, ma che è anche una cifra distintiva del nostro essere, insieme alla tenuta economica di un settore, quello della tv terrestre, insostituibile per la diffusione di contenuti identitari e gratuiti, informazione affidabile, responsabile, trasparente. Noi vogliamo che la nostra piattaforma elettiva, quella digitale terrestre, conservi la competitivitá con le altre e si evolva sempre piú verso un modello convergente e ibrido tra broadcast e broadband. Le nuove modalitá di consumo, soprattutto dei giovani richiedono, infatti, un significativo ripensamento dei modelli distributivi canonici, per mantenere un'offerta sempre piú variegata e attrattiva. L'idea che abbiamo per la tv del futuro, quindi, è quella di una tv multipiattaforma, multidispositivo e ubiqua, che sappia adeguarsi all'evoluzione dei gusti', ha concluso.

lab

MF-DJ NEWS

2318:04 giu 2021

(END) Dow Jones Newswires

June 23, 2021 12:04 ET (16:04 GMT)