Sembra il timing opportuno per posizionarsi sul valore Mediaset e anticipare così una ripresa della tendenza di fondo.
Riassunto
● L'azienda presenta un'interessante situazione di base in vista di un investimento a breve termine.
Punti forti
● Le revisioni EPS sono state fortemente riviste al rialzo negli ultimi 4 mesi.
● Nei dati settimanali l'azione presenta una configurazione tecnica rialzista che supera l'area di supporto di 1.8 EUR.
Punti deboli
● Il titolo è attualmente in contatto con una resistenza di medio termine di circa 2.26%%valuta%, che dovrà essere superata per disporre di un nuovo potenziale di crescita.
● Secondo le previsioni di Standard & Poor's, le prospettive di crescita sul fatturato dell'azienda nei prossimi anni sono molto basse.
● Il gruppo ha un rapporto debito/margine operativo lordo (EBITDA) relativamente elevato.
● Le stime dei vari analisti che seguono il caso non vanno tutte nella stessa direzione. Tale dispersione implica una mancanza di visibilità legata all'attività oppure opinioni divergenti.
● In passato, il gruppo ha spesso deluso gli analisti generando cifre dell'attività inferiori alle aspettative.
● Il potenziale di apprezzamento del titolo appare limitato, dato il divario con il prezzo obiettivo medio degli analisti.
Mediaset è una gruppo di media organizzata attorno a 3 poli di attività:
- funzionamento dei canali TV: possesso, a fine 2017, di 3 canali generale (Canale 5, Italia 1 et Rete4) e 9 canali tematiche (Boing, Iris, Cartoonito, La 5, Mediaset Extra, Italia 2, TgCom 24, Top Crime e R101TV) in Italia. Il gruppo gestisce inoltre 2 canali generale (Telecinco e Cuatro) e 5 canali tematiche liberi (Divinity, Factoria de Ficcion, Boing, Energy e Be Mad) in Spagna;
- vendita dei diritti audiovisivi;
- funzionamento di stazioni radio;
- altro: attività di pubblicitario, produzione audiovisiva e cinematografica, commercializzazione di prodotti derivati, edizione musicale, edizione di siti Internet, ecc.
Il fatturato per fonte di reddito si suddivide tra vendita di spazi pubblicitari (75,8%), abbonamenti di televisione pagante (16,2%), diritti audiovisivi (1,2%) e altro (6,8%).
La ripartizione geografica del fatturato è la seguente: Italia (72,6%) e Spagna (27,4%).