MILANO (MF-DJ)--Al Tribunale di Milano sono aperti due fronti per Vivendi. Uno è rappresentato dalla causa civile per risarcimento danni (3 miliardi) intentata, nei confronti del gruppo francese da Mediaset per il mancato acquisto, da parte del secondo azionista (28,8%), dell'ex pay tv Premium in base all'accordo vincolante firmato dalle parti nell'aprile 2016.

In tal senso, dopo l'ultima udienza dell'11 febbraio si attende il responso da parte dei giudici che potrebbe arrivare nel mese di aprile. Ma contestualmente la società che fa riferimento a Vincent Bolloré attende di conoscere gli sviluppi dell'indagine penale per manipolazione di mercato e ostacolo alle funzioni di vigilanza della Consob che vede indagati lo stesso imprenditore bretone e l'a.d. di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine. Questa inchiesta fa riferimento al tentativo, non riuscito, da parte dell'azienda transalpina, di scalare Mediaset iniziata nel dicembre 2016 con l'acquisto dell'iniziale quota del 3,01%: partecipazione poi salita in pochi giorni all'attuale soglia del 28,8%.

Una indagine assai più delicata per Bolloré e il fedele manager (è stato confermato nella lista del cda per il nuovo board di Tim) al punto che, secondo quanto riferito a MF-Milano Finanza da più fonti finanziarie, Vivendi ha elaborato nuove memorie difensive che intende depositare in Procura a breve per dilatare i tempi del procedimento e provare a rafforzare la tesi difensiva già definita durante l'inchiesta. Giocando questa carta Bolloré e de Puyfontaine punterebbero a non farsi interrogare in aula. Nelle carte in arrivo a Milano da Parigi si punterebbe il dito su eventuali responsabilità di Mediaset nella gestione dell'operazione Premium, ossia la causa scatenante della lunga guerra legale in atto da quasi anni tra i due gruppi, inizialmente alleati. Per questa inchiesta penale non si conoscono ancora i tempi del procedimento dopo la chiusura delle indagini da parte della Procura. Per questo i prossimi mesi saranno decisivi. E così sullo sfondo, oltre alla partita di carattere industriale e strategico, resta anche la sfida tra Mediaset, l'azionista di riferimento Fininvest e Vivendi per il rinnovo del consiglio d'amministrazione di Mediaset. Sarà l'assemblea di giugno a nominare i membri del board. E per quell'occasione il gruppo francese intende presentarsi con il suo 28,8% di capitale per poter conquistare i posti destinati alla minoranza e oggi occupati dai rappresentanti dei fondi.

fch

(END) Dow Jones Newswires

April 07, 2021 02:08 ET (06:08 GMT)