ROMA (MF-DJ)--Un nuovo fronte rischia di aprirsi fra Mediaset e Vivendi, per aggiungersi a tutta la serie di contese che da cinque anni stanno facendo da leitmotiv alla convivenza fra Fininvest e la media company francese all'interno del gruppo di Cologno.

A quanto Il Sole 24 Ore ha potuto verificare, nei giorni scorsi, il 24 febbraio, dal quartier generale di Parigi è partita una comunicazione sul tema del voto maggiorato. La missiva è stata spedita all'attenzione del Consiglio d'amministrazione di Mediaset, ai componenti del Collegio sindacale e per conoscenza a Simon Fiduciaria (il trust in cui si trova il 19,19% delle quote e il 19,94% dei diritti di voto di Vivendi in Mediaset) e alla Consob.

Il focus della richiesta della media company francese che fa capo a Vincent Bolloré riguarda il voto maggiorato introdotto in Mediaset con l'assemblea straordinaria del 18 aprile 2019, con regolamento adottato dal Cda il 14 maggio 2019. Quest'ultimo, ricorda la lettera di Vivendi, è oggetto di due distinte impugnative da parte della media company francese e di Simon motivate, come è stato fatto presente in altre occasioni, dal fatto di essere frutto di un'assemblea in cui Vivendi era presente, ma senza avere la possibilità di votare e in cui Simon Fiduciaria si era vista l'ingresso sbarrato (il board di Cologno lo aveva deciso come in altre occasioni rifacendosi ad alcune pronunce del Tribunale di Milano).

In questo quadro Vivendi punta l'indice innanzitutto contro il sito corporate di Mediaset che contiene un documento dal titolo "Azionisti rilevanti iscritti alle liste per il voto maggiorato". L'adozione del voto doppio si ha dopo 24 mesi di possesso continuativo, a partire dalla data discrizione all'apposito registro soci.

In quell'elenco però, lamenta Vivendi, si riscontra esclusivamente l'iscrizione di Fininvest fra il 20 e 21 maggio 2019. Mancano, fa presente la missiva francese, le iscrizioni al tempo qualificate come "con riserva" di Vivendi e Simon rispettivamente del 22 luglio e 30 luglio 2019. La prima richiesta, quindi, è di integrare «senza indugio tale incompleta informativa» includendo Vivendi e Simon. L'assenza, del resto, preoccupa avvicinandosi lo scadere dei due anni e il timore, neanche troppo velato, che il differente peso sui diritti di voto possa mettere Vivendi a rischio scacco in una eventuale assemblea straordinaria. Da qui la richiesta di integrare le informazioni sul sito, ma anche di avere le risultanze dell'elenco speciale entro cinque giorni lavorativi con i dati di chi ha richiesto l'iscrizione.

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March 02, 2021 02:53 ET (07:53 GMT)