MILANO (MF-DJ)--Il boccone è grosso e fa gola a tutti. La Serie A su Dazn (il gruppo di Len Blavatnik ha messo sul piatto 840 milioni all'anno per le 10 partite di ogni singola giornata, 7 delle quali in esclusiva) può cambiare le regole del gioco televisivo. Ma se finora i dati d'ascolto erano noti, in quanto Sky Italia (e prima ancora il binomio Sky- Mediaset Premium) è monitorata attraverso Auditel (in passato dati e share erano anche comunicati dalla Lega Serie A), gli Ott come Dazn non sono censiti, registrati o rilevati. Per decisione degli stessi operatori digitali e delle piattaforme streaming, da Netflix in giù. Adesso, invece, le cose potrebbero cambiare.

Perché, come appreso da più fonti di settore da MF-Milano Finanza, Dazn ha avviato una seria riflessione sulla necessità di rientrare nei ranghi e nei parametri del mercato italiano. Così, secondo indiscrezioni di mercato, Dazn ha preso i primi contatti con Auditel, l'ente che rileva e certifica i dati televisivi (ascolto medio e share), anche se è saltata la fusione con Audiweb per tensioni interne alle strutture coinvolte: in seguito allo stop all'integrazione tra le due società di rilevazione, a fine maggio si è dimesso Vittorio Meloni, direttore generale di Utenti pubblicitari associati (Upa). Al momento si è in una fase di studio di fattibilità sulla possibilità che gli eventi live calcistici trasmessi da Dazn a partire dal prossimo 22 agosto (data di avvio del campionato di Serie A) vengano rilevati, ma l'intenzione dell'Ott è quello di dare visibilità all'evento e di definire un accordo che possa dare trasparenza. Ancora oggi non si conosce il numero degli abbonati a Dazn: si è sempre stimato un bacino di clienti di 1,8-1,9 milioni dei quali 1,2-1,3 milioni però fruivano della visione del palinsesto di Dazn attraverso il canale 209 di Sky, che ora è stato oscurato (sarà occupato dal canale tematico dedicato alla Nba).

red/lab

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2208:14 giu 2021

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