MILANO (MF-DJ)--Nel 2021 la classifica delle prime 20 banche italiane (in base al totale attivo tangibile) non subisce notevoli variazioni, con Intesa Sanpaolo prima a 1.059,5 mld (+6,5% rispetto al dato 2020) davanti a UniCredit (914,5 mld, -1,6%) e Cdp - Cassa Depositi e Prestiti (412,9mld, +0,6%).

Rispetto all'edizione precedente, segnalano gli esperti dell'Area Studi Mediobanca, fa il suo ingresso nella Top20 (per la prima volta), la Banca di Credito Cooperativo di Roma, ventesima con 15,1mld di totale attivo tangibile (+5,1%), mentre ne esce il gruppo Creval, incorporato nel corso del 2021 da Credit Agricole Italia che occupa la settima posizione, dietro a Banco Bpm, B.Mps e Bper. Le prime due banche hanno un attivo tangibile pari al 111% del Pil italiano.

L'attivo tangibile degli Istituti italiani ammonta a 2.909 mld di euro in incremento del 6,3% sul 2020 (dati non consolidati).

Circa la qualità del credito, dopo il picco del 2015 (198mld), a fine 2021 la massa dei crediti deteriorati netti degli Istituti ammonta a 37mld, in diminuzione del 24,8% rispetto al 2020 ovvero 12 miliardi in meno di cui metà relativa a sofferenze e il resto a inadempienze probabili (UTP).

Il Total Capital Ratio di Sistema si attesta al 19,1% confermandone la solidità patrimoniale.

In generale si segnala il miglioramento del cost/income ratio (dal 77,4% del 2020 al 73,1% del 2021), la lieve diminuzione del margine di interesse (-0,4% sul 2020), l'incremento dei ricavi (+2,1%) nonostante il decremento dei dividendi incassati (-28,6%) e un Roe di sistema positivo (+9,9%).

L'utile aggregato è stato pari a 19,7mld (+23,6mld sul 2020). Qui spicca il risultato delle Commerciali a 15,7mld, influenzato dagli utili di UniCredit con 10,4mld (di cui 7,3 per rivalutazioni di partecipazioni) e Intesa Sanpaolo con 2,9 miliardi di euro.

Nel 2021 è proseguita la politica di aggregazioni tra Istituti (nel decennio si è passati da 541 a 347, 194 in meno). Su tutte si ricorda l'incorporazione di Ubi B. da parte di Intesa Sanpaolo 6 e 12 operazioni da parte delle Bcc (percorso iniziato nel 2016). Queste ultime hanno aderito ai 3 principali gruppi cooperativi: Cassa Centrale Banca (71 Istituti), Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea (129) e Casse Raiffeisen (34).

Dai dati sull'occupazione, infine, emerge la diminuzione della forza lavoro pari al 2,1% (poco meno di 5.600 unità, per lo più nelle banche Commerciali) dovuta in gran parte ad incentivi all'esodo. Complessivamente, negli ultimi dieci anni, il taglio è stato di 52mila unità (-13,3%). Infine, si segnala la chiusura di più di 1.500 sportelli (-6,8%, dai 22.675 del 2020 ai 21.126 del 2021). Estendendo il confronto a inizio decennio, la contrazione è pari al 34%.

fus

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November 08, 2022 09:02 ET (14:02 GMT)