Crolla il petrolio, Wti sotto i 70 dollari al barile

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 16 giu - Le prospettive di un conflitto breve tra Israele e Iran sostengono le Borse europee, che chiudono positive la seduta. Secondo il Wall Street Journal, infatti, l'Iran sarebbe pronto a riprendere i colloqui sui suoi programmi nucleari con gli Stati Uniti e avrebbe inviato segnali urgenti per indicare la volontà di una de-escalation, usando intermediari arabi per far arrivare messaggi sia a Washington che a Tel Aviv. "È evidente che la notizia ha portato grande entusiasmo sui mercati sulle aspettative di una guerra lampo che ha permesso a Israele di mettere in grande crisi il regime degli Ayatollah", spiega Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia. Tuttavia, secondo l'esperto è necessario mantenere "una certa cautela, tenendo conto che la situazione è ancora in evoluzione". Così il Ftse Mib di Milano chiude in rialzo dell'1,24% e si riavvicina alla soglia psicologia dei 40.000 punti.

Passando all'azionario, a Piazza Affari il comparto bancario è ancora una volta protagonista, con UniCredit che guida i rialzi a +3,4%. Ma gli acquisti premiano anche Popolare di Sondrio (+2,2%) nel giorno dell'avvio dell'offerta pubblica di scambio di Bper (+2,1%): alla chiusura lo sconto dell'operazione è superiore al 5% rispetto ai corsi di Borsa. Buona la performance di Mediobanca (+1,2%), all'indomani del rinvio dell'assemblea per discutere dell'operazione su Banca Generali, che fuori dal listino principale cede il 2,3%. Il premio dell'offerta di Mediobanca su Banca Generali si attesta a circa il 6%. Chiude a +1,3% Mps con l'ops su Piazzetta Cuccia che si conferma a sconto di circa l'8% sui prezzi di mercato.

Sul valutario, perde ancora quota il biglietto verde con l'euro/dollaro che dopo aver superato quota 1,16 si attesta a 1,1582 (da 1,156 della chiusura di venerdì). Il cambio euro/yen si attesta a 166,9 (da 166,5), mentre il cambio dollaro/yen è a 144,12 (da 143,98). La prospettiva di de-escalation in Medio Oriente influisce anche sui prezzi dell'energia. Il gas naturale scambiato ad Amsterdam cede lo 0,2% a 37,8 euro al megawattora e crolla il petrolio: -3,6% il Brent a 71,5 dollari al barile, -3,37% il Wti di a 69,1 dollari. Debole l'oro, con il contratto spot in calo dello 0,8% a 3.403 dollari l'oncia.

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(RADIOCOR) 16-06-25 17:44:52 (0514)NEWS,ENE,PA,IMM,ASS 3 NNNN


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June 16, 2025 11:44 ET (15:44 GMT)