Borsa : i falchi di Trump allarmano l'Europa, a Milano (-2,2%) tonfo di Mediobanca
12 novembre 2024 alle 17:42
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 12 nov - Il rimbalzo delle Borse europee dura lo spazio di una seduta e i listini del Vecchio Continente ritornano giù in modo brusco, con le principali piazze che a fine giornata cedono oltre il 2%. Mentre a Piazza Affari fa rumore il tonfo di Mediobanca (-8,2%), bersagliata dalle vendite dopo la trimestrale, a tenere banco sono ancora una volta gli effetti dell'imminente ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, dai possibili effetti inflattivi delle sue politiche fino ai dazi sull'export europeo e alle indiscrezioni sulle nomine di alcuni "falchi" in politica estera (in chiave anti-Cina). Il risultato, alla vigilia del dato sull'inflazione Usa, è una seduta di forti ribassi sui titoli legati a materie prime, lusso, tlc e chimica (-15% Bayer a Francoforte dopo il taglio dei target) mentre peggiora ancora l'indice Zew sul futuro dell'economia tedesca.
A Milano il Ftse Mib non fa eccezione e cede il 2,15%, peggiorando sul finale. La "maglia nera" va all'istituto di Piazzetta Cuccia, che ha registrato interessi e commissioni inferiori alle attese. Ribasso del 2,8% per A2a nel giorno della trimestrale. Cali pesanti anche per Prysmian (-5,5%), Cucinelli (-4,8%) e i big bancari e assicurativi. Le vendite colpiscono alla fine quasi tutti i titoli del listino principale, ad eccezione della sola St (+1,1%). Limitano i danni Iveco e Leonardo dopo che è stato annunciato l'accordo con Idv per la fornitura di componenti nell'ambito della joint venture con Rheinmetall.
Sul mercato valutario, l'euro è ancora in calo a 1,0606 (da 1,0649 di ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 163,98 yen (da 163,84), mentre il rapporto dollaro/yen è a 155,60 (153,85). In rialzo dello 0,8% a 44,1 euro al megawattora il prezzo del gas naturale ad Amsterdam. A beneficiare, invece, dei "Trump trade" è ancora il Bitcoin ormai sopra gli 86mila dollari, mentre il petrolio risente dei timori sulla domanda cinese con il Wti che passa di mano a 68,9 dollari al barile (-0,2%) e il Brent a 71,7 dollari (-0,3 per cento).
Mediobanca S.p.A. figura tra i principali gruppi bancari italiani. I ricavi (al lordo delle operazioni infragruppo) per attività sono così dettagliati:
- banca al dettaglio (32,8%): vendita di prodotti e servizi bancari classici e specializzati (credito al consumo, finanziamenti immobiliari, ecc.) attraverso una rete di 266 agenzie con sede in Europa;
- gestione patrimoniale (25,5%);
- banca di investimento, finanziamento e merchant bank (21%): consulenza in fusioni-acquisizioni, finanziamenti strutturati, operazioni su azioni, ingegneria finanziaria, leasing, ecc.;
- gestione del portafoglio (14,6%): in particolare gestione del 13,17% di Assicurazioni Generali;
- altri (6,1%).
A fine giugno 2023, il gruppo gestisce 63,7 Mld EUR di depositi e 52,4 Mld EUR di crediti.
Il 85% dei ricavi è generato in Italia.