MILANO (MF-DJ)--Molti sostengono che con la scomparsa di Leonardo Del Vecchio non cambierà nulla, ma gli investitori sono i primi a non crederci molto. Nel giorno in cui il mondo della finanza ha detto addio al patron di Luxottica, paradossalmente in borsa hanno perso quasi più i titoli Mediobanca e Generali di quanto non abbia fatto proprio Essilux. La sensazione è che il mercato ieri si sia focalizzato più sulle partite straordinarie che sul business ordinario del mondo degli occhiali.

E così, scrive MF, mentre EssilorLuxottica ha chiuso con un calo quasi fisiologico del 2,22% a 143,30 euro, Generali ha lasciato sul terreno il 3,03% a 15,535 euro mentre Mediobanca ha terminato la seduta in flessione del 2,16% a 8,442 euro. Tutto questo a fronte di una giornata debole di Piazza Affari (Ftse Mib -0,8%) e di una leggermente positiva di Euronext a Parigi. La successione (come si legge a pagina 2) era stata preparata per tempo e la governance di EssilorLuxottica, di cui Delfin detiene il 32,2%, garantisce fondi e investitori sulla tenuta del business. Diverso è il discorso su Generali e Mediobanca, di cui la cassaforte di Del Vecchio controlla rispettivamente il 9,8% e il 19,4% società sulle quali la scomparsa dell'imprenditore potrebbe pesare molto di più. Il mercato, in assenza di un protagonista delle vicende, ha tolto qualche punto percentuale legato alla speculazione e alla scommessa di operazioni straordinarie. Visto quello che è successo negli ultimi mesi è verosimile che gli investitori non si aspettino almeno nel breve periodo altri colpi di scena.

red/lab

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2808:06 giu 2022


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