MILANO (MF-DJ)--Che sia la volta buona? A 14 anni dal primo tentativo, il gruppo alimentare De Cecco prova a imboccare nuovamente la strada della ricerca di un socio di minoranza per valutare poi, in seguito, anche l'approdo in borsa, in Italia o all'estero. E se i propositi vanno presi con le pinze -è dal 2007 che la famiglia, suddivisa in tre rami, chiama le banche d'affari per poi congelare ogni progetto-, questa volta pare ci siano i presupposti giusti visto che è stato definito già il valore dell'operazione di rafforzamento patrimoniale (almeno di 312 milioni) destinata a soggetti esterni al gruppo.

L'advisor di turno (Pirola Corporate Finance, dopo i vari Mediobanca, Lazard, Jp Morgan che si sono succeduti), si legge su MF, ha attribuito un equity value (580 milioni) al terzo produttore mondiale di pasta, alle spalle di Barilla e della spagnola Ebro Foods che in Italia controlla Bertagni e Pastificio Garofalo (52%) che a sua volta gestisce i marchi Santa Lucia e Russo. L'operazione, come appreso da MF-Milano Finanza in ambienti finanziari, è stata definita prima della pausa estiva e prevede il lancio di un aumento di capitale riservato con l'emissione di 75 milioni di nuove azioni a un prezzo minimo non inferiore a 4,16 euro per azione. La deadline è stata fissata per il 31 gennaio 2022. La ricapitalizzazione è destinata a un investitore istituzionale o a un partner finanziario strategico che sia interessato a rilevare una partecipazione di minoranza qualificata che può arrivare fino al 35% del capitale dell'azienda di Chieti presieduta da Filippo Antonio De Cecco, affiancato dai due ad Giuseppe Adolfo e Giuseppe Alfredo De Cecco.

fch

MF-DJ NEWS

1809:11 ago 2021

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August 18, 2021 03:12 ET (07:12 GMT)