(Alliance News) - Martedì, i principali indici europei hanno chiuso in rialzo, con Piazza Affari che, dopo una seduta debole, ha recuperato terreno attestandosi leggermente sopra la parità e la soglia dei 40.000 punti. A Wall Street, il clima è stato positivo, con tutti gli indici in territorio favorevole.
I mercati azionari si sono mossi tra segnali contrastanti dall'economia USA: secondo Axel Rudolph, analista di IG, "l'aumento delle offerte di lavoro nel settore privato e il primo calo in cinque mesi degli ordini di fabbrica sembrano essersi compensati, mentre l'attenzione si concentra ora sui dati del job report attesi per venerdì".
Intanto, l'OCSE ha rivisto al ribasso le stime di crescita globale, prevedendo un'espansione del 2,9% nel biennio 2025-2026, rispetto al 3,3% del 2024, a causa delle tensioni commerciali e dei dazi imposti dagli USA, che potrebbero frenare la crescita del PIL statunitense all'1,6%.
Così, il FTSE Mib ha chiuso in rialzo dello 0,2% a 40.074,47, il Mid-Cap ha perso lo 0,1% a 54.238,04, lo Small-Cap è sceso dello 0,3% a 31.490,79 mentre l'Italia Growth ha chiuso sostanzialmente in parità a 8.123,77.
Il FTSE 100 di Londra ha chiuso in verde dello 0,2%, il CAC 40 di Parigi è avanzato dello 0,3%, mentre il DAX 40 di Francoforte ha guadagnato lo 0,6%.
Tornando a Milano, sul listino principale di Piazza Affari, STMicroelectronics è risultata la migliore tra le blue chip, chiudendo in rialzo del 3,4%, con quasi 4 milioni di azioni scambiate.
Stellantis ha recuperato terreno dopo il calo della vigilia, terminando in progresso del 2,6%.
Acquisti anche su Leonardo, salita dell'1,5%, sostenuta dal via libera della Commissione Europea alla joint venture con la britannica BAE Systems e la giapponese Jaiec nell'ambito del Global Combat Air Programme, dedicato allo sviluppo di nuovi caccia di sesta generazione.
In flessione Italgas, che ha perso lo 0,5%, mentre si prepara alla riorganizzazione territoriale in programma dall'1 luglio con la fusione tra Italgas Reti e 2i Rete Gas, passo chiave per la creazione di un operatore europeo di riferimento nella distribuzione del gas.
Pirelli ha guadagnato lo 0,7%, in un clima ancora teso sull'assetto di controllo. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha invocato una risposta forte del Paese, auspicando l'intervento del governo a difesa di quella che ha definito "un'eccellenza del nostro Made in Italy".
A stretto giro è intervenuto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha assicurato l'impegno dell'esecutivo nel monitorare la vicenda nell'ambito della Golden Power, già attivata nel 2023, alla luce anche dei provvedimenti americani.
Iveco Group ha chiuso in rialzo dello 0,4%, dopo le recenti flessioni. Gli operatori valutano ora le possibili valutazioni per la cessione di Iveco Defense Vehicles, ritenuta "non core" da John Elkann, come sottolineato Francesco Bonazzi, columnist di Alliance News.
Sotto pressione Snam, Poste Italiane e Assicurazioni Generali, che hanno registrato cali dell'1,3%, dell'1,5% e del 2,0%.
Maglia nera del listino Mediobanca, in ribasso del 3,0% nonostante l'annuncio del collocamento di un nuovo covered bond da EUR750 milioni con scadenza ad agosto 2030.
Sul segmento Mid-Cap, Technoprobe ha brillato con un rialzo del 5,4% a EUR7,185 per azione, sostenuta dal giudizio positivo di Deutsche Bank Research, che ha alzato il target price del titolo a EUR9,00 da EUR6,30 e migliorato la raccomandazione a 'buy' dal precedente 'hold'.
Fincantieri è salita dell'1,5% dopo che la controllata norvegese Vard ha annunciato la consegna di due tra le prime navi al mondo dotate di cyber notation.
In calo Tamburi Investment Partners, che ha ceduto lo 0,6%. La società ha comunicato l'acquisto di 28.518 azioni ordinarie per un controvalore complessivo di EUR229.042,74.
Maglia nera del listino cadetto Juventus FC, che ha perso il 3,7% dopo il rialzo della seduta precedente.
Sul segmento Small-Cap, Tinexta ha registrato i maggiori scambi in controvalore, chiudendo in rialzo del 3,1%.
IGD SIIQ ha perso l'1,5% a EUR3,795 per azione. La società ha annunciato la cessione del centro commerciale "Crinul Nou" ad Alexandria, in Romania, a un investitore privato locale. L'operazione, del valore di circa EUR3,3 milioni, è stata realizzata in linea con il book value.
BasicNet ha proseguito il programma di buyback, acquistando azioni per circa EUR361.000 tra il 26 maggio e il 2 giugno. Il titolo ha terminato in flessione dell'1,2%.
Sul fondo del listino Bestbe Holding ed EuroGroup Laminations, che hanno registrato ribassi rispettivamente del 4,9% e del 4,0%.
Tra le PMI, Eles ha chiuso in forte rialzo del 4,6%, interrompendo una serie negativa di tre sedute e posizionandosi a lungo ai vertici del listino.
ALA ha registrato il maggior controvalore della giornata, terminando la seduta con un progresso dello 0,5%.
In calo Mare Group, che ha perso il 3,4%. La società ha comunicato martedì l'approvazione da parte della Commissione Europea del progetto Cryostar, nell'ambito del programma Horizon Europe – Clean Aviation Joint Undertaking.
L'iniziativa, dedicata allo sviluppo di soluzioni per lo stoccaggio sicuro dell'idrogeno liquido a bordo dei velivoli, prevede attività per un valore complessivo di EUR5,1 milioni, interamente finanziati a fondo perduto. A Mare Group è assegnata una quota di EUR726.875, di cui il 50% sarà anticipato entro il 2025.
Franchi Umberto Marmi ha ceduto lo 0,8%. Il consiglio di amministrazione ha deliberato l'avvio di un programma di acquisto e disposizione di azioni proprie per un ammontare complessivo di EUR10 milioni.
Maglia nera del listino Metriks AI, che ha lasciato sul terreno quasi il 18%. Nonostante la flessione, il titolo ha raddoppiato il proprio valore rispetto al giorno del debutto in Borsa, avvenuto il 30 maggio, portando la capitalizzazione a circa EUR29,2 milioni.
A New York, il Dow sale dello 0,4%, il Nasdaq guadagna lo 0,8%, mentre l'S&P 500 è in verde dello 0,5%.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,1372 da USD1,1423 di lunedì sera sera, mentre la sterlina scambia invece a USD1,3520 da USD1,3548 di ieri sera sera.
Tra le commodity, il Brent scambia a USD65,75 al barile da USD64,90 al barile di lunedì sera, mentre l'oro vale USD3.373,22 l'oncia da USD3.398,70 l'oncia di ieri sera.
Il calendario macroeconomico di mercoledì si apre alle 0230 CEST con l'indice PMI servizi del Giappone.
Alle 0900 CEST sarà pubblicata la produzione industriale spagnola, seguita alle 0915 CEST dall'indice PMI servizi della Spagna.
Dalle 0945 CEST in poi si concentrano le letture PMI dell'area euro: in Italia usciranno l'indice composito e quello dei servizi, seguiti alle 0950 CEST dai dati francesi e alle 0955 CEST da quelli tedeschi. Alle 1000 CEST, sarà diffuso il PMI servizi dell'Eurozona, insieme a un ulteriore indice composito per la Germania.
Alle 1030 CEST toccherà a UK, con i dati PMI composito e dei servizi.
Nel pomeriggio, alle 1300 CEST dagli USA arriveranno il tasso sui mutui MBA a 30 anni e le nuove richieste settimanali di mutui.
Alle 1545 CEST, sempre dagli USA, saranno pubblicati gli indici PMI composito e dei servizi di S&P Global, seguiti alle 1600 CEST dal dato ISM non manifatturiero. Alle 1630 CEST, invece, è previsto il report settimanale sulle scorte di petrolio greggio.
Fra le società di Piazza Affari, non sono previsti particolari eventi.
Di Antonio Di Giorgio, Alliance News reporter
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