Lo hanno riferito due fonti vicine al patto aggiungendo che anche soci esterni all'accordo, tra cui Unipol e l'imprenditore francese Vincent Bolloré, con un complessivo 5% del capitale sostengono il piano e la strategia di Nagel.
Il banchiere, al timone di Mediobanca dal 2007, è sotto pressione a causa del disaccordo con gli imprenditori Leonardo Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone sulla conferma di Philippe Donnet alla guida di Generali, di cui Piazzetta Cuccia è prima azionista.
Del Vecchio, che negli ultimi due anni è diventato primo azionista di Mediobanca con il 18,9%, ha chiesto qualche giorno fa delle modifiche statutarie di governance, creando nuova pressione su Nagel. Caltagirone è azionista a sua volta di Mediobanca con circa il 3%.
Il patto di consultazione è temporaneamente salito al 12,08% con l'ingresso, annunciato oggi al termine della riunione dei soci, di Monge & C., gruppo specializzato in cibo per animali domestici, con l'1,09%. Dall'1 gennaio con l'uscita già annunciata dei Benetton, che hanno il 2,1%, e gli arrotondamenti frazionali di alcuni soci come Lucchini e Angelini, l'accordo si assesterà intorno al 10%.
"Il patto da qui a fine anno è destinato a crescere", dice una delle fonti spiegando che alcuni soci hanno dato la disponibilità ad apportare nuove azioni e che sono attese manifestazioni di interesse a entrare anche da soggetti esterni.
Nella riunione odierna dei soci dell'accordo di consultazione non è stato comunque affrontato il tema di Generali e dei disaccordi tra Nagel e Del Vecchio e Caltagirone.
(Gianluca Semeraro, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia)