ROMA (MF-DJ)--La contesa per Generali è anche uno stress test per la corporate governance italiana. Sulla pubblicistica o dietro le quinte alcuni tra gli esperti s'interrogano sulla "lista del cda", che il vertice triestino e quello del socio Mediobanca vorrebbero adottare per le nomine 2022.

Lo scrive La Repubblica aggiungendo che Giuseppe Vegas e Giulio Sapelli l'hanno criticata per i rischi di autoreferenzialità manageriale. Voci a favore per ora non si levano. Neanche da Assonime, levatrice italiana della lista del cda, anche come argine a quelle "di minoranza". Anche se Assonime non si è mai pronunciata sui casi singoli, pare tuttavia che, ultimamente, il suo favore alla lista del cda sia meno ferreo. Qualche maligno, dietro le quinte, osserva che Maria Patrizia Grieco, ex presidente Enel e oggi di B.Mps, sarebbe la candidata presidente ideale per una lista Caltagirone- Delfin su Generali: ha guidato le più grandi e complesse aziende italiane, è del genere meno rappresentato, ha presieduto fino a maggio il Comitato governance, in più Caltagirone ne ha grande stima.

Prima dei nomi andrà capito quante liste si contenderanno il cda a marzo. Se due o tre, tra quella del cda, quella dei due neo pattisti e quella minoritaria di Assogestioni. Comunque decisiva avendo i fondi il 40% di Generali, contro un 15% a testa dei due fronti rivali.

pev

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September 14, 2021 03:54 ET (07:54 GMT)