ROMA (MF-NW)--Eserciti in manovra in vista dell'assemblea di Mediobanca del prossimo 28 ottobre, convocata per rinnovare il cda dell'istituto. Secondo quanto risulta altri due grandi azionisti, ossia l'Enpam e il gruppo Gavio, dovrebbero astenersi dal voto, di fatto abbassando il quorum per la determinazione della lista vincente.

La Stampa scrive che la scelta porterà molti osservatori a riprendere in mano la calcolatrice per rivedere le simulazioni in vista dell'appuntamento di sabato, anche se la variabile che più di tutte dovrebbe incidere sull'esito del voto, l'affluenza, a ieri era ancora avvolta dal mistero. In assise i soci dovranno scegliere fra tre liste. La prima è quella presentata dal board uscente che prevede la conferma degli attuali vertici di Mediobanca, l'ad Alberto Nagel e il presidente Renato Pagliaro. La seconda lista è invece quella presentata da Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, azionista che sfiora il 20%, che propone 5 nomi: Sandro Panizza, Sabrina Pucci, Cristina Scocchia, Massimo Lapucci e Jean-Luc Biamonti. Infine la terza lista è quella presentata da Assogestioni, che dovrebbe rappresentare i fondi italiani e che porterà in consiglio un candidato se riuscirà a superare la soglia del 2% dei voti.

La particolarità del voto del prossimo 28 ottobre rispetto a quelli delle assemblee del passato sta nel fatto che qualora la lista Delfin dovesse superare per voti quella presentata dal cda uscente, tutti i 5 nomi candidati finirebbero per occupare posti in consiglio, sottraendoli agli esponenti della lista del board. Delfin peraltro è certa dell'appoggio di Caltagirone, la cui quota sfiora il 10% e quindi il blocco che si contrappone alla lista del cda parte già da un 30% che nelle ultime settimane ha portato a ritenere possibile un ribaltone in assise.

Secondo quanto risulta a La Stampa ieri mattina si sarebbe tenuta una riunione informale tra i vertici dell'Enpam, l'ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri, proprio per decidere cosa fare della quota dell'1,19% detenuta nell'istituto di Piazzetta Cuccia. Un'opzione sarebbe l'appoggio alla lista Delfin, ma l'orientamento è di andare verso l'astensione. Allo stesso modo, anche la famiglia Gavio dovrebbe optare per il non-voto. Fonti finanziarie sostengono che proprio Beniamino Gavio, il membro più attivo della famiglia all'interno della galassia che controlla Astm, avrebbe avvisato Nagel nei giorni scorsi della decisione di astenersi, nonostante la quota dello 0,8% faccia parte del patto di consultazione di Mediobanca che riunisce azionisti accomunati dal comune interesse alla crescita del gruppo ma non vincola al voto unanime.

Le astensioni ovviamente peseranno e per questo il mercato si interroga anche sulla Edizione dei Benetton (1,9%) che non sembra abbia ancora preso una chiara decisione, anche se molti si aspettano che alla fine potrebbe astenersi.

Un altro fattore di cui tenere conto sarà la quota di azionisti che voterà per Assogestioni, che sottrarrà azioni a entrambe le altre due liste. Impossibile fare simulazioni, anche perché la maggior parte dei fondi stranieri dovrebbe appoggiare la lista del board, come suggerito da tutti i proxy advisor. Alcuni, come Norges Bank, CalSTRS, NY City Comptroller, Calvert, Praxis, BCI e Sba, hanno anche già annunciato il voto per la lista del cda.

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October 24, 2023 02:51 ET (06:51 GMT)