MILANO (MF-DJ)--Banca Mediolanum non ha intenzione di alleggerire la quota in Mediobanca a seguito delle recenti manovre nell'azionariato condotte da Francesco Gaetano Caltagirone e di Leonardo Del Vecchio, diventati azionisti di peso di Piazzetta Cuccia. Al contrario l'a.d. Massimo Doris si dice soddisfatto del valore espresso dalla realtà guidata da Alberto Nagel.

"Per quanto riguarda i movimenti nell'azionariato di Mediobanca" con l'irrobustimento "di grandi azionisti, dico che se c'è così tanta voglia da parte di questi imprenditori di entrare in questa banca vuol dire che c'è del valore dentro e non posso che apprezzare questo fatto come azionista. Che direzione strategica prenderá la banca?

Staremo a vedere. Il Piano del management è stato approvato, noi continuiamo a rimanere azionisti". Il banchiere ha spiegato di non aver avuto contatti con Francesco Gaetano Caltagirone e di non aver intenzione di diluire la partecipazione nell'istituto.

Va ricordato che Mediolanum ha il 3,28% dell'istituto di Piazzetta Cuccia, mentre Finprog Italia (gruppo Doris) lo 0,5%. Il costruttore romano nei giorni scorsi ha arrotondato la partecipazione in Mediobanca salendo al 3,003% detenuto in diretta proprietá. L'imprenditore, che a marzo scorso era salito all'1% dell'istituto, detiene - grazie a un sistema di derivati - complessivamente il 5,055% di Piazzetta Cuccia. Caltagirone è il primo socio privato delle Generali con il

5,6% circa e non ha partecipato all'ultima assemblea di bilancio. Nelle

scorse settimane anche Leonardo Del Vecchio, altro socio forte del Leone, aveva incrementato la quota in Mediobanca portandola al 19%, vicino al 19,99% autorizzato dalla Bce.

Intanto Banca Mediolanum al 30 giugno ha registrato un utile

netto pari a 268,7 milioni, in crescita del 79% rispetto ai 150,5 milioni

del primo semestre del 2020, grazie al forte miglioramento di tutte le

linee di ricavo generato dagli eccellenti volumi commerciali e dai

positivi effetti di mercato.

La raccolta netta record in prodotti gestiti ha contribuito a portare le commissioni ricorrenti a 698 milioni, incorniciando un semestre da record.

Il margine da interessi pari a 129,9 milioni, in crescita del 15%, è

stato fortemente sostenuto dalle erogazioni alla clientela e dal costo

della raccolta retail piú contenuto rispetto allo scorso anno. Il Margine

Operativo ammonta a 245,3 milioni, superiore del 27% rispetto al primo

semestre del 2020, evidenziando la forte efficienza operativa del modello.

Il totale del Patrimonio amministrato ha raggiunto 102,2 miliardi, con un incremento del 9% rispetto al 31 dicembre 2020 e del 20% rispetto al 30 giugno scorso. Tale livello record è stato raggiunto grazie al determinante contributo della raccolta netta totale e alla performance positiva dei mercati durante tutto il semestre.

Gli impieghi alla clientela retail del gruppo si attestano a 13,2

miliardi, in crescita del 9% rispetto al 31 dicembre 2020 e del 19% anno

su anno.

L'incidenza dei crediti deteriorati netti sul totale crediti del gruppo

rimane estremamente contenuta ed è infatti pari allo 0,62%.

Il Common Equity Tier 1 Ratio al 30 giugno 2021 conferma l'assoluta

soliditá di Banca Mediolanum attestandosi al 21,3%, giá considerando il

pagamento del saldo dividendo di 0,753 euro per azione approvato

dall'assemblea degli azionisti.

I volumi commerciali ammontano a 6,66 miliardi, in aumento del 4%

rispetto al primo semestre del 2020.

"I risultati presentati oggi confermano nuovamente il pieno stato di salute di Banca Mediolanum, in tutti gli ambiti. Il margine operativo continua a crescere sostanzialmente anno dopo anno, anche grazie al significativo trend di decremento innescato nel rapporto cost/income, con l'ennesima conferma della forza del business ricorrente in Italia ma anche in Spagna", ha affermato Massimo Doris, a.d. di Banca Mediolanum, in una nota.

"Sono ottimi anche i segnali sul fronte del reclutamento e dell'acquisizione della clientela, con l'inserimento di 300 nuovi Family Banker che si sono uniti al nostro gruppo nel primo semestre, e di 90.000 nuovi clienti bancari. Tutto ciò si traduce in ultima analisi in un utile netto di 269 milioni di euro, in crescita del 79% rispetto al primo semestre dell'anno scorso. Ricordo quindi il traguardo appena raggiunto degli oltre 100 miliardi di patrimoni della clientela. Infine, in base a quanto appreso dalle comunicazioni ufficiali, dal momento che Bce e Banca d'Italia hanno consentito alle banche di riprendere la loro politica di dividendi, abbiamo iniziato le nostre interlocuzioni con l'autoritá di riferimento per procedere nel prossimo mese di ottobre al pagamento di quanto giá deliberato", cioè 0,7533 euro per azione dopo 0,0267 euro staccati a maggio scorso per un totale di 0,78 euro (0,44 euro sull'esercizio 2020 e 0,34 euro sul 2019.

Doris ha spiegato che la banca non ha alcuna necessità di crescere per linee esterne e si focalizzerà sulla crescita organica.

Tornando a Mediobanca, oggi l'a.d. Nagel ha preferito non commentare i movimenti azionari, concentrandosi sui risultati finanziari. "Nel nostro mandato noi gestiamo il gruppo nel migliore interesse degli azionisti, indipendentemente dalle variazioni che si presentano nel nostro azionariato, l'attivitá va avanti in maniera profittevole e ordinata e non abbiamo nient'altro da aggiungere. Ci occupiamo della gestione della banca e siamo focalizzati su questo", spiega Nagel. Bocche cucite anche sull'operato di Philippe Donnet alla guida del gruppo Generali Ass. "Non do una risposta perchè oggi qui commentiamo i risultati della nostra banca di cui siamo responsabili".

cce

claudia.cervini@mfdowjones.it

MF-DJ NEWS

2918:00 lug 2021

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July 29, 2021 12:01 ET (16:01 GMT)