MSD, che opera con il nome di Merck (NYSE:MRK) negli Stati Uniti e in Canada, ha oggi annunciato in anteprima assoluta i risultati della ricerca sull'uso di KEYTRUDA® (pembrolizumab), la terapia anti-PD-1 dell'azienda, come trattamento monoterapico nei pazienti affetti da carcinoma rinofaringeo (NPC) non resecabile, un tipo di tumore della testa e del collo, con espressione di PD-L1 (≥1% delle cellule nelle nicchie tumorali o nei livelli di PD-L1+ nello stroma). I dati sono il risultato di uno studio clinico di fase 1b (KEYNOTE-028) e hanno mostrato un tasso di risposta complessivo (ORR, Overall Response Rate), confermato e non confermato, del 22,2% (95% CI, 8,6-42,3) nei pazienti valutabili (n=27) trattati con KEYTRUDA. I risultati sono stati esposti nel corso di una sessione orale dal Dott. Chiun Hsu, del National Taiwan University Hospital, in occasione dello European Cancer Congress (ECC) di Vienna (abstract n. 2801).

"Il carcinoma rinofaringeo avanzato è una grave forma di tumore della testa e del collo spesso associata a una prognosi infausta", ha commentato il Dott. Hsu. "Questi dati esposti all'ECC rappresentano il potenziale per nuovi approcci per il trattamento di questi tipi di tumori, che dispongono attualmente di opzioni limitate di trattamento, e supportano ulteriormente la necessità di ulteriore ricerca sui meccanismi di funzionamento di KEYTRUDA per determinati tipi di tumori della testa e del collo".

MSD ha dato il via a un completo programma di sviluppo clinico per la valutazione di KEYTRUDA nei tumori della testa e del collo su più linee terapiche, sia in monoterapia che in combinazione con chemioterapia o altri agenti. Nello studio clinico KEYNOTE-028, KEYTRUDA è stato valutato sui pazienti con NPC avanzato e non resecabile che non risponde alla terapia in corso o per i quali la terapia attuale non è appropriata. Si tratta del secondo studio clinico a dimostrare l'attività precoce di KEYTRUDA nei pazienti affetti da tumore della testa e del collo; è inoltre il primo studio su una terapia anti-PD-1 imperniato sulla dimostrazione dell'attività clinica nei pazienti con NPC ricorrente o metastatico. Per ulteriori informazioni sui nostri studi clinici oncologici visitare www.keynoteclinicaltrials.com.

"I risultati che emergono da questo studio dimostrano ancora una volta che KEYTRUDA agisce su una vasta gamma di tumori, compresi quelli difficilmente trattabili con terapie standard", ha dichiarato il Dott. Roger Dansey, vicepresidente senior e responsabile dell'area terapeutica per lo sviluppo oncologico in fase avanzata di Merck Research Laboratories. "Sulla base di questi e altri risultati ottenuti continuiamo a portare avanti un ampio programma clinico sui tumori di testa e collo per KEYTRUDA, e restiamo focalizzati sulla realizzazione di tutto il potenziale di questo ritrovato per affrontare le esigenze di trattamento non soddisfatte per i pazienti affetti da tumori difficili da trattare, come il carcinoma rinofaringeo".

Ulteriori risultati sul carcinoma rinofaringeo da KEYNOTE-028

KEYNOTE-028 è uno studio clinico di tipo 'basket' (per valutare più sub-popolazioni di diversi tumori o tipi istologici in un solo studio) di più coorti non randomizzato di fase 1b in corso di svolgimento e mirato alla valutazione della sicurezza, tollerabilità e attività antitumorale di KEYTRUDA in monoterapia (dosaggio di 10 mg/kg ogni due settimane) in oltre 450 pazienti su 20 diversi tipi di tumore. Obiettivo dello studio è valutare i pazienti affetti da tumori solidi in stato avanzato con espressione di PD-L1 che non rispondono alla terapia corrente o per cui quest'ultima non si rivela appropriata.

Questi primi risultati su 27 pazienti con NPC avanzato e pesantemente trattati in precedenza hanno dimostrato un tasso ORR del 22,2% (n=6/27) (per RECIST v1.1), incluse sei risposte parziali (95% CI, 8,6-42,3). Il 55,6% dei pazienti, inoltre, presentava valori stabili della malattia (n=15/27) (95% CI, 35,3-74,5), il tasso di controllo della malattia (DCR) era pari al 77,8% (n=21/27) (95% CI, 57,7-91,4), mentre la regressione del tumore si verificava nel 67% dei casi. Il tasso di sopravvivenza libero da malattia (PFS) era pari al 49,7% sui 6 mesi e al 28,9% sui 12 mesi. La durata mediana del follow-up per i pazienti valutabili era di 12,9 mesi (range, 2,2-15,0), mentre la durata mediana della risposta era di 10,8 mesi (range, 4,8-10,8).

Gli eventi avversi erano generalmente in linea con i dati sulla sicurezza precedentemente riferiti per KEYTRUDA. Gli eventi avversi di grado 3-5 valutati dal ricercatore e relativi al trattamento erano: epatite (n=2), polmonite (n=2), anemia (n=1), dolore facciale (n=1), aumentato livello di creatine fosfochinasa nel sangue (n=1), proteinuria (n=1) e sepsi (n=1). Gli eventi avversi immuno-correlati erano: ipotiroidismo (n=5), epatite (n=3) e polmonite (n=3). Si è verificato un decesso relativo al trattamento dovuto a sepsi batterica.

Informazioni su PD-L1 e sull'espressione di PD-L1

PD-L1, anche chiamata 'ligando 1 della morte programmata', è una proteina espressa in molti tipi di cellule, ivi incluse alcune cellule tumorali. In condizioni normali l'interazione di PD-L1 con un'altra proteina, chiamata 'recettore 1 della morte programmata' (PD-1), funge da importante punto di controllo del sistema immunitario e mantiene quest'ultimo in equilibrio, evitando che il corpo attacchi le proprie cellule in caso di infiammazione o di infezione. Quando esprimono la proteina PD-L1, tuttavia, i tumori sono in grado di sfuggire alla rilevazione e alla distruzione da parte delle cellule T citotossiche, un tipo di cellula immunitaria che distrugge i tumori, e quindi riescono a sopravvivere e a crescere. L'espressione PD-L1 dei tumori è stata osservata a diversi livelli in molti tipi di tumore, come quello mammario, polmonare o alla vescica, e nel carcinoma nasofaringeo. Sono in corso delle ricerche sui livelli elevati dell'espressione di PD-L1, chiamati sovraespressione, per il loro potenziale utilizzo per identificare i pazienti con maggior probabilità di rispondere a determinati approcci terapeutici su base immunitaria.

Informazioni sul carcinoma rinofaringeo

Il carcinoma rinofaringeo (NPC) è un tipo di tumore della testa e del collo che parte dalle cellule epiteliali che rivestono la superficie rinofaringea, la parte superiore della gola tra il naso e la base della scatola cranica.1 I carcinomi rinofaringei si suddividono in tre tipi, in base all'aspetto delle cellule al microscopio: carcinoma a cellule squamose cheratinizzante, carcinoma differenziato non cheratinizzante e carcinoma non differenziato.1 I principali fattori di rischio per NPC includono la discendenza cinese o asiatica, l'esposizione al virus di Epstein-Barr e l'assunzione di grandi quantità di alcol.2 Nella maggior parte dei paesi, Stati Uniti inclusi, ogni anno viene diagnosticato meno di un caso di NPC ogni 100.000 persone.3 Secondo le previsioni, nel 2015 i casi di NPC negli Stati Uniti saranno circa 3.200.3

Informazioni su KEYTRUDA® (pembrolizumab)

KEYTRUDA è un anticorpo monoclonale umanizzato che blocca l'interazione tra il recettore PD-1 e i suoi ligandi, PD-L1 e PD-L2. Fissandosi al recettore PD-1 e bloccandone l'interazione con i suoi ligandi, KEYTRUDA attiva l'inibizione della risposta immunitaria, compresa la risposta immunitaria antitumorale, mediata dal pathway di PD-1.

KEYTRUDA è indicato per il trattamento dei pazienti con melanoma non resecabile o metastatico e con progressione della malattia a seguito del trattamento con ipilimumab e, in caso di pazienti con mutazione di BRAF V600 positiva, un inibitore di BRAF. Questa indicazione è approvata con procedura accelerata in base al tasso di risposta del tumore e alla durata della risposta stessa. Non è ancora stato stabilito un miglioramento della sopravvivenza o dei sintomi legati alla malattia. L'approvazione continuativa per questa indicazione può essere subordinata alla verifica e descrizione dei vantaggi clinici negli studi clinici confermativi.

Il programma di sviluppo clinico KEYTRUDA si è rapidamente esteso fino a comprendere più di 30 tipi di tumore in oltre 130 studi clinici, di cui più di 70 studi clinici in cui KEYTRUDA viene combinato con altri trattamenti antitumorali. Diversi studi clinici su KEYTRUDA in monoterapia stanno attualmente arruolando pazienti affetti da melanoma, NSCLC, tumori della testa e del collo, della vescica, tumori gastrici, colorettali e da linfoma di Hodgkin, con ulteriori studi clinici in via programmazione per altri tipi di neoplasie.

Informazioni importanti sulla sicurezza per KEYTRUDA

I casi di polmonite hanno interessato 12 (2,9%) pazienti su 411, inclusi i casi di Grado 2 o 3, rispettivamente in 8 pazienti (1,9%) e 1 paziente (0,2%) trattati con KEYTRUDA. Monitorare i pazienti per rilevare segni e sintomi di polmonite. Valutare le polmoniti sospette con radiografie. Somministrare corticosteroidi per polmoniti di Grado 2 o superiore. Sospendere KEYTRUDA per le polmoniti di grado 2; interrompere definitivamente KEYTRUDA per le polmoniti di Grado 3 o 4.

I casi di colite (inclusa la colite microscopica) hanno interessato 4 (1%) pazienti su 411, inclusi i casi di Grado 2 o 3, rispettivamente in 1 (0,2%) e 2 (0,5%) pazienti trattati con KEYTRUDA. Monitorare i pazienti per rilevare segni e sintomi di colite. Somministrare corticosteroidi per coliti di Grado 2 o superiori. Sospendere KEYTRUDA per coliti di Grado 2 o 3; interrompere definitivamente KEYTRUDA per le coliti di Grado 4.

I casi di epatite (incluse le epatiti autoimmunitarie) hanno interessato 2 (0,5%) pazienti su 411, incluso un caso di Grado 4 in 1 (0,2%) paziente tattato con KEYTRUDA. Monitorare i pazienti per rilevare modifiche della funzionalità epatica. Somministrare corticosteroidi per epatiti di Grado 2 o superiori e, in base alla severità dell'aumento di enzima epatico, sospendere o interrompere definitivamente KEYTRUDA.

I casi di ipofisite hanno interessato 2 (0,5%) pazienti su 411, inclusi un caso di Grado 2 in 1 paziente e un caso di Grado 4 in 1 (0,2% ciascuno) paziente trattati con KEYTRUDA. Monitorare i pazienti per rilevare segni e sintomi di ipofisite (inclusi ipopituitarismo e insufficienza adrenalinica). Somministrare corticosteroidi per ipofisite di Grado 2 o superiori. Sospendere KEYTRUDA per i casi di Grado 2; sospendere o interrompere definitivamente per i casi di Grado 3; e interrompere definitivamente KEYTRUDA per ipofisite di Grado 4.

I casi di ipertiroidismo hanno interessato 5 (1,2%) pazienti su 411, inclusi i casi di Grado 2 o 3, rispettivamente in 2 (0,5%) pazienti e 1 (0,2%) paziente trattati con KEYTRUDA. L'ipotiroidismo ha interessato 34 (8,3%) pazienti su 411, incluso un caso di Grado 3 in 1 (0,2%) paziente trattato con KEYTRUDA. Le disfunzioni tiroidee possono presentarsi in qualsiasi momento nel corso del trattamento. Monitorare i pazienti per rilevare modifiche nella funzionalità tiroidea (all'inizio del trattamento, regolarmente durante il trattamento, e in modo appropriato in base alla valutazione clinica) e segni e sintomi clinici di malfunzionamenti tiroidei. Somministrare corticosteroidi per ipertiroidismo di Grado 3 o superiori. Sospendere KEYTRUDA per ipertiroidismo di Grado 3; interrompere definitivamente KEYTRUDA per ipertiroidismo di Grado 4. Casi isolati di ipotiroidismo possono essere gestiti con terapia sostitutiva senza interruzione del trattamento e senza ricorrere a corticosteroidi.

I casi di diabete mellito di Tipo 1, inclusa la chetoacidosi diabetica, hanno interessato alcuni pazienti trattati con KEYTRUDA. Monitorare i pazienti per individuare eventuale iperglicemia e altri segni e sintomi di diabete. Somministrare insulina per diabete di Tipo 1 e sospendere KEYTRUDA in caso di grave iperglicemia fino a ottenere il controllo metabolico.

I casi di nefrite hanno interessato 3 (0,7%) pazienti: 1 (0,2%) caso di nefrite autoimmune di Grado 2 e 2 (0,5%) casi di nefrite interstiziale con insufficienza renale, 1 di Grado 3 e 1 di Grado 4. Monitorare i pazienti per rilevare modifiche nella funzionalità renale. Somministrare corticosteroidi per nefriti di Grado 2 o superiori. Sospendere KEYTRUDA per nefriti di Grado 2; interrompere definitivamente KEYTRUDA per le nefriti di Grado 3 o 4.

Si possono verificare altre reazioni avverse immuno-correlate clinicamente importanti. Nei pazienti trattati con KEYTRUDA si sono verificate le seguenti reazioni avverse: dermatite esfoliativa, uveite, artrite, miosite, pancreatite, anemia emolitica, epilettiche parziali insorte in un paziente con focolai infiammatori nel parenchima cerebrale, dermatiti gravi inclusi pemfigoide bolloso, sindrome miastenica, neurite ottica e rabdomiolisi.

In caso di sospette reazioni avverse immuno-correlate effettuare una valutazione adeguata a conferma dell'eziologia o per escludere altre cause. In base alla gravità della reazione avversa, sospendere KEYTRUDA e somministrare corticosteroidi. In caso di miglioramento della reazione avversa fino al Grado 1 o meno iniziare a ridurre gradualmente i corticosteroidi e proseguire con la riduzione per almeno 1 mese. Se la reazione avversa resta di Grado 1 o meno riprendere il trattamento con KEYTRUDA. Interrompere definitivamente KEYTRUDA se si dovessero nuovamente manifestare reazioni avverse immuno-correlate gravi o di Grado 3 e in caso di reazioni avverse immuno-correlate potenzialmente mortali.

Nei pazienti in terapia con KEYTRUDA sono state riportate reazioni severe correlate all'infusione. Monitorare i pazienti per rilevare segni e sintomi di reazioni correlate all'infusione, inclusi rigidità, brividi, sibili respiratori, prurito, rash, ipotensione, ipossemia e febbre. In caso di reazioni gravi o potenzialmente mortali sospendere l'infusione e interrompere definitivamente KEYTRUDA.

In base al suo meccanismo d'azione, KEYTRUDA può causare danni al feto in caso di somministrazione durante la gravidanza. In caso di somministrazione durante la gravidanza, o in caso di concepimento nel corso del trattamento, informare la paziente del potenziale rischio per il feto. Consigliare alle donne in età riproduttiva di utilizzare metodi contraccettivi estremamente sicuri durante il trattamento e nei 4 mesi successivi all'ultima somministrazione di KEYTRUDA.

Il 9% dei 411 pazienti ha interrotto definitivamente la terapia con KEYTRUDA a causa di reazioni avverse. Le reazioni avverse riferite per almeno 2 pazienti che hanno portato all'interruzione di KEYTRUDA sono state: polmonite, insufficienza renale e dolore. Reazioni avverse gravi si sono manifestate nel 36% dei pazienti. Le reazioni avverse gravi più frequenti, riferite per almeno il 2% dei pazienti, sono state insufficienza renale, dispnea, polmonite e infiammazione dei tessuti (cellulite).

Le reazioni avverse più comuni, riferite in almeno il 20% dei pazienti, sono state affaticamento (47%), tosse (30%), nausea (30%), prurito (30%), rash (29%), diminuzione dell'appetito (26%), costipazione (21%), artralgia (20%) e diarrea (20%).

La dose raccomandata di KEYTRUDA è di 2 mg/kg somministrati per via endovenosa nell'arco di 30 minuti ogni 3 settimane fino alla progressione della malattia o alla comparsa di tossicità inaccettabile. Non sono stati effettuati studi formali d'interazione farmacocinetica con KEYTRUDA. Non è noto se KEYTRUDA sia escreto nel latte materno. Poiché numerosi farmaci sono escreti nel latte materno, consigliare alle pazienti di interrompere l'allattamento nel corso del trattamento con KEYTRUDA. Non sono state stabilite la sicurezza e l'efficacia di KEYTRUDA nei pazienti di età pediatrica.

La nostra attenzione ai tumori

Il nostro obiettivo è tradurre le scoperte scientifiche in innovazioni biomediche oncologiche per aiutare le persone affette da tumori in tutto il mondo. Per noi di MSD Oncology aiutare le persone a combattere il cancro è una passione, sostenere l'accessibilità ai nostri farmaci antitumorali è un impegno, e perseguire la ricerca nell'immuno-oncologia, accelerando ogni fase del percorso, dal laboratorio alla clinica, per portare potenzialmente nuova speranza alle persone affette da tumori, è un punto di estrema attenzione.www.merck.com/clinicaltrials.

Informazioni su MSD

MSD attualmente è una società leader nel settore sanitario mondiale che opera per il benessere globale. MSD è un marchio di Merck & Co., Inc., che ha sede a Kenilworth, N.J., negli Stati Uniti. Attraverso i farmaci su prescrizione, i vaccini, le bioterapie e i prodotti per la salute animale, collaboriamo con clienti e operiamo in più di 140 paesi per offrire soluzioni innovative. Dimostriamo inoltre il nostro impegno ad ampliare l'accesso alle cure tramite politiche, programmi e collaborazioni ad ampio raggio d'azione. Per ulteriori informazioni visitare www.msd.com o http://www.msd-italia.it/ e seguiteci su Twitter, Facebook e YouTube.

Dichiarazioni a carattere previsionale di Merck & Co., Inc., Kenilworth, N.J., USA

Questo comunicato stampa di Merck & Co., Inc., Kenilworth, NJ, Stati Uniti (la "Società"), contiene "dichiarazioni a carattere previsionale" ai sensi delle disposizioni 'safe harbor' del Private Securities Litigation Reform Act statunitense del 1995. Tali dichiarazioni si basano sulle convinzioni e le aspettative attuali della dirigenza della società e sono soggette a significativi rischi e incertezze. Non viene fornita alcuna garanzia che i prodotti attualmente in fase di sviluppo riceveranno le necessarie autorizzazioni regolamentari e che riscuoteranno il successo commerciale. Se le ipotesi su cui si fondano tali dichiarazioni si dovessero rivelare inaccurate, o se si concretizzassero rischi o incertezze, i risultati reali potrebbero differire materialmente da quanto riportato nelle dichiarazioni a carattere previsionale.

Rischi e incertezze includono, ma non a titolo esaustivo, condizioni generali del settore e della concorrenza; fattori economici generali, inclusi i tassi di interesse e le fluttuazioni dei tassi di cambio; l'impatto della regolamentazione dell'industria farmaceutica e della legislazione in materia di sanità negli Stati Uniti e a livello internazionale; tendenze globali verso il contenimento dei costi sanitari; progressi tecnologici, nuovi prodotti e brevetti registrati dalla concorrenza; difficoltà insite nello sviluppo di nuovi prodotti, tra cui l'ottenimento delle approvazioni di legge; la capacità della Società di prevedere con precisione le condizioni future del mercato; eventuali difficoltà o ritardi nella produzione; instabilità finanziaria delle economie internazionali e rischio sovrano; la dipendenza dall'efficacia dei brevetti registrati dalla Società e altre tutele sui prodotti innovativi; e l'esposizione a controversie, incluse quelle sui brevetti, e/o azioni normative.

La Società non si assume alcun obbligo di aggiornare pubblicamente alcuna dichiarazione a carattere previsionale a seguito di nuove informazioni, di eventi futuri o simili. Ulteriori fattori che potrebbero determinare differenze sostanziali dei risultati descritti nelle dichiarazioni a carattere previsionale sono riportati nella relazione annuale presentata sul Modello 10-K di MSD/Merck per il 2014 e in altri documenti depositati presso la Securities and Exchange Commission (SEC) disponibili sul sito Web della SEC (www.sec.gov).

Riferimenti

   

1.

 

http://www.cancer.org/cancer/nasopharyngealcancer/detailedguide/nasopharyngeal- cancer-what-is-nasopharyngeal-cancer

2.

http://www.cancer.gov/types/head-and-neck/patient/nasopharyngeal-treatment-pdq

3.

http://www.cancer.org/cancer/nasopharyngealcancer/detailedguide/nasopharyngeal-cancer-key-statistics

Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l'unico giuridicamente valido.