Incyte Corporation (Nasdaq:INCY) e Merck & Co. Inc., Kenilworth, N.J., USA (NYSE:MRK), che opera con il nome di MSD al di fuori di Stati Uniti e Canada, hanno oggi annunciato che l'analisi, da parte di un comitato indipendente esterno per il monitoraggio dei dati (eDMC, Data Monitoring Committee), dei risultati dello studio pivot di fase 3 ECHO-301/KEYNOTE-252 per la valutazione di epacadostat di Incyte in combinazione con KEYTRUDA® di MSD nei pazienti con melanoma non resecabile o metastatico ha determinato il mancato raggiungimento dell'endpoint primario di sopravvivenza libera da progressione nella popolazione complessiva rispetto a KEYTRUDA in monoterapia. Si prevede che nemmeno il secondo endpoint primario dello studio di sopravvivenza globale otterrà risultati statisticamente rilevanti. In base a questi risultati, e dietro raccomandazione dell'eDMC, lo studio sarà interrotto. Il profilo di sicurezza osservato in ECHO-301/KEYNOTE-252 è risultato in linea con le osservazioni degli studi precedentemente riportati su epacadostat in combinazione con KEYTRUDA.

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Incyte e MSD comunicheranno i risultati ai ricercatori e collaboreranno con questi ultimi per terminare in modo appropriato lo studio, salvaguardando gli interessi di ciascun paziente. I dati dello studio saranno analizzati e sottoposti per la presentazione a un prossimo congresso scientifico.

"Ci ha deluso la mancata conferma dell'efficacia, in questo studio, di epacadostat in combinazione con KEYTRUDA nei pazienti con melanoma non resecabile o metastatico; tuttavia i dati di ECHO-301/KEYNOTE-252, incluse le analisi di un ampio pannello di biomarcatori, ci permetteranno di comprendere meglio il ruolo dell'inibizione di IDO1 in combinazione con gli antagonisti di PD-1 e potranno influire positivamente sul nostro più esteso programma di sviluppo clinico di epacadostat", ha commentato il Dr. Steven Stein, responsabile medico di Incyte. "Continuiamo a impegnarci per la trasformazione delle terapie antitumorali e a studiare il ruolo dell'inibizione di IDO1 e di altri nuovi meccanismi, potenzialmente in grado di migliorare i risultati per i pazienti".

"Condivideremo l'analisi dei dati completi dello studio ECHO-301/KEYNOTE-252 con la comunità scientifica in occasione di un prossimo congresso medico", ha affermato il Dr. Roy Baynes, Ph.D., vicepresidente senior e responsabile dello sviluppo clinico globale nonché responsabile medico di MSD Research Laboratories. "Ringraziamo i pazienti e gli operatori sanitari che hanno partecipato allo studio ECHO-301/KEYNOTE-252".

Informazioni su ECHO-301/KEYNOTE-252 (NCT02752074)

Questo studio clinico randomizzato di fase 3 a doppio cieco controllato da placebo valuta KEYTRUDA in combinazione con epacadostat o placebo in soggetti con melanoma non resecabile o metastatico. Per lo studio clinico ECHO-301/KEYNOTE-252 sono stati arruolati oltre 700 pazienti, randomizzati 1:1 e stratificati in base all'espressione PD-L1 del tumore (positiva vs negativa/indeterminata) e allo stato di mutazione di BRAF (mutazione di BRAF con precedente trattamento mirato a BRAF, mutazione di BRAF senza precedente trattamento mirato a BRAF e, infine, BRAF wild type).

I doppi endpoint primari dello studio sono la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale. I principali endpoint secondari includono il tasso di risposta obiettiva, la sicurezza e la tollerabilità.

ECHO-301/KEYNOTE-252 è co-sponsorizzato da Incyte e MSD. Per ulteriori informazioni sullo studio visitare la pagina: https://clinicaltrials.gov/show/NCT02752074.

Informazioni su Epacadostat (INCB024360)

Gli effetti immunosoppressivi dell'attività enzimatica dell'indoleamina 2,3-diossigenasi 1 (IDO1) sul microambiente tumorale consentono alle cellule cancerogene di sfuggire alla sorveglianza immunologica. Epacadostat è un inibitore orale dell'enzima IDO1 sperimentale, estremamente potente e selettivo. In alcuni studi clinici, la combinazione di epacadostat e di inibitori del checkpoint immunitario ha dimostrato effetti proof-of-concept in pazienti affetti da melanoma non resecabile o metastatico, carcinoma polmonare non a piccole cellule, carcinoma a cellule renali, carcinoma a cellule squamose della testa e del collo e carcinoma della vescica. In questi studi, epacadostat combinato con l'inibitore di CTLA-4 ipilimumab o inibitore di PD-1 KEYTRUDA o nivolumab ha migliorato i tassi di risposta rispetto agli studi dei soli inibitori dei checkpoint immunitari.

Informazioni su KEYTRUDA® (pembrolizumab) - Infusione da 100mg

KEYTRUDA è una terapia anti PD-1 che agisce aumentando l'abilità del sistema immunitario di identificare e combattere le cellule tumorali. KEYTRUDA è un anticorpo monoclonale umanizzato che blocca l'interazione tra PD-1 e i suoi ligandi PD-L1 e PD-L2, attivando in tal modo i linfociti T che possono colpire sia le cellule tumorali, sia le cellule sane.

MSD vanta il più vasto programma di ricerca clinica immuno-oncologica del settore, che attualmente comprende oltre 700 studi su KEYTRUDA per un'ampia varietà di tumori e impostazioni terapiche. Il programma clinico su KEYTRUDA punta a comprendere il ruolo di KEYTRUDA nei vari tipi di tumori e i fattori che possono predire la probabilità che un paziente possa beneficiare del trattamento con KEYTRUDA, incluso l'esame di numerosi biomarcatori diversi.

Informazioni sulla teleconferenza di Incyte

Incyte ha organizzato una teleconferenza per gli investitori il giorno 6 aprile 2018 alle ore 8:00, con accesso dalla scheda dedicata agli eventi e alle presentazioni, nella sezione dedicata agli investitori, del sito www.incyte.com.

Per accedere alla teleconferenza il 6 aprile 2018 comporre il numero 1-877-407-8037 per le chiamate dagli Stati Uniti, oppure il +1-201-689-8037 per chi chiama dall'estero. Quando richiesto, digitare il numero di identificazione della conferenza: 13677686.

Chi fosse impossibilitato a partecipare può accedere per 30 giorni a una registrazione della teleconferenza. Il numero da comporre per la registrazione, per gli Stati Uniti, è 1-877-660-6853, mentre per chi chiama dall'estero il numero è +1-201-612-7415. Per accedere alla registrazione occorre disporre del relativo numero di identificazione: 13677686.

KEYTRUDA® (pembrolizumab) - Indicazioni e dosi

Melanoma

KEYTRUDA è indicato nel trattamento dei pazienti con melanoma non resecabile o metastatico alla dose fissa di 200 ogni tre settimane, fino alla progressione della malattia o fino a livelli inaccettabili di tossicità.

Carcinoma polmonare

KEYTRUDA in monoterapia è indicato nel trattamento di prima linea del carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) metastatico con espressione di PD-L1 [punteggio TPS (Tumour Proportion Score) ≥50%] determinato tramite un test approvato dalla FDA, in assenza di tumore positivo per mutazione genomica di EGFR o ALK.

KEYTRUDA in monoterapia è indicato anche nel trattamento dei pazienti con NSCLC metastatico con espressione di PD-L1 (TPS ≥1%) determinato da un test approvato dalla FDA, con progressione della malattia o dopo un trattamento chemioterapico con platino. Prima della somministrazione di KEYTRUDA, per i pazienti con tumore positivo per mutazione genomica di EGFR o ALK va riscontrata la progressione della malattia nel corso di una terapia approvata dalla FDA per tale mutazione.

KEYTRUDA, in combinazione con pemetrexed e carboplatino, è indicato per il trattamento di prima linea di pazienti con NSCLC metastatico non squamoso. Questa indicazione ha ricevuto l'autorizzazione con approvazione accelerata basata sul tasso di risposta del tumore e sulla sopravvivenza libera da progressione. L'approvazione continuativa di questa indicazione potrà dipendere dalla verifica e dalla descrizione del beneficio clinico negli studi di conferma.

Nel NSCLC metastatico, KEYTRUDA viene somministrato a una dose fissa di 200 mg ogni tre settimane fino alla progressione della malattia, a livelli inaccettabili di tossicità, o ancora fino a 24 mesi nei pazienti senza progressione della malattia.

In caso di somministrazione di KEYTRUDA in combinazione con un trattamento chemioterapico, se somministrato nello stesso giorno KEYTRUDA deve essere infuso prima della chemioterapia. Vedere anche le indicazioni terapeutiche per pemetrexed e carboplatino.

Carcinoma della testa e del collo

KEYTRUDA è indicato per il trattamento dei pazienti con carcinoma a cellule squamose della testa e del collo (HNSCC) recidivante o metastatico con progressione della malattia, durante o dopo un trattamento chemioterapico con platino. Questa indicazione ha ricevuto l'autorizzazione con approvazione accelerata in base al tasso di risposta del tumore e alla durata della risposta. L'approvazione continuativa di questa indicazione potrà dipendere dalla verifica e dalla descrizione del beneficio clinico negli studi di conferma. In caso di HNSCC, KEYTRUDA viene somministrato a una dose fissa di 200 mg ogni tre settimane fino alla progressione della malattia, a livelli inaccettabili di tossicità, o ancora fino a 24 mesi nei pazienti senza progressione della malattia.

Linfoma di Hodgkin classico

KEYTRUDA è indicato per il trattamento di pazienti adulti e pediatrici con linfoma di Hodgkin classico (cHL) refrattario o recidivante dopo tre o più linee terapiche precedenti. Questa indicazione ha ricevuto l'autorizzazione con approvazione accelerata in base al tasso di risposta del tumore e alla durata della risposta. L'approvazione continuativa di questa indicazione potrà dipendere dalla verifica e dalla descrizione del beneficio clinico negli studi di conferma. Negli pazienti cHL adulti, KEYTRUDA viene somministrato a una dose fissa di 200 mg ogni tre settimane fino alla progressione della malattia, a livelli inaccettabili di tossicità, o ancora fino a 24 mesi nei pazienti senza progressione della malattia. Nei pazienti cHL pediatrici, KEYTRUDA viene somministrato alla dose di 2 mg/kg (fino a un massimo di 200 mg) ogni tre settimane fino alla progressione della malattia o a livelli inaccettabili di tossicità, o ancora fino a 24 mesi nei pazienti senza progressione della malattia.

Carcinoma uroteliale

KEYTRUDA in monoterapia è indicato nel trattamento del carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico nei pazienti per cui la chemioterapia con cisplatino non è appropriata. Questa indicazione ha ricevuto l'autorizzazione con approvazione accelerata in base al tasso di risposta del tumore e alla durata della risposta. L'approvazione continuativa di questa indicazione potrà dipendere dalla verifica e dalla descrizione del beneficio clinico negli studi di conferma.

KEYTRUDA è indicato anche per il trattamento dei pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico con progressione della malattia, durante o dopo un trattamento chemioterapico con platino, o entro 12 mesi dal trattamento neoadiuvante o adiuvante con chemioterapia contenente platino.

Nel carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico, KEYTRUDA viene somministrato a una dose fissa di 200 mg ogni tre settimane fino alla progressione della malattia, a livelli inaccettabili di tossicità, o ancora fino a 24 mesi nei pazienti senza progressione della malattia.

Tumori caratterizzati da elevata instabilità microsatellitare (MSI-H)

KEYTRUDA è indicato per il trattamento dei pazienti adulti e pediatrici con elevata instabilità microsatellitare (MSI-H) non resecabile o metastatica, oppure con deficit del meccanismo di riparazione (dMMR).

  • Pazienti con tumori solidi in progressione dopo il precedente trattamento e che non dispongono di opzioni alternative di trattamento soddisfacenti, oppure
  • Pazienti con carcinoma colorettale in progressione dopo il trattamento con fluoropirimidina, oxaliplatino e irinotecan.

Questa indicazione ha ricevuto l'autorizzazione con procedura accelerata basata sul tasso di risposta del tumore e sulla durata della risposta. La conferma dell'approvazione per questa indicazione potrà dipendere dalla verifica e dalla descrizione dei benefici clinici negli studi di conferma. Non sono state determinate la sicurezza e l'efficacia di KEYTRUDA nei pazienti pediatrici con tumori del sistema nervoso centrale di tipo MSI-H.

Nei pazienti adulti con tumore di tipo MSI-H, KEYTRUDA viene somministrato alla dose fissa di 200 mg ogni tre settimane fino alla progressione della malattia, a livelli di tossicità inaccettabili, o ancora fino a 24 mesi nei pazienti senza progressione della malattia. Nei pazienti pediatrici con tumore di tipo MSI-H, KEYTRUDA viene somministrato alla dose di 2 mg/kg (fino a un massimo di 200 mg) ogni tre settimane fino alla progressione della malattia, a livelli di tossicità inaccettabili, o ancora fino a 24 mesi nei pazienti senza progressione della malattia.

Tumore gastrico

KEYTRUDA è indicato per il trattamento di pazienti con adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea (GEJ) ricorrente, localmente avanzato o metastatico, con espressione della PD-L1 [punteggio CPS (CPS, Combined Positive Score) ≥1] determinato da un test approvato dalla FDA, con progressione della malattia a partire da due o più precedenti linee terapiche, inclusa la chemioterapia con fluoropirimidina e platino e, se appropriata, la terapia mirata all'HER2/neu. Questa indicazione ha ricevuto l'autorizzazione con procedura accelerata basata sul tasso di risposta del tumore e sulla durata della risposta. La conferma dell'approvazione per questa indicazione potrà dipendere dalla verifica e dalla descrizione dei benefici clinici negli studi di conferma. La dose raccomandata di KEYTRUDA è pari a 200 mg ogni tre settimane, fino alla progressione della malattia, a livelli inaccettabili di tossicità, o ancora fino a 24 mesi in pazienti senza progressione della malattia.

Alcune informazioni importanti sulla sicurezza relative a KEYTRUDA®

KEYTRUDA può causare polmonite immuno-mediata, compresi casi fatali. I casi di polmonite hanno interessato 94 (3,4%) dei 2799 pazienti trattati con KEYTRUDA, inclusi i casi di grado 1 (0,8%), 2 (1,3%), 3 (0,9%), 4 (0,3%), e 5 (0,1%), e più di frequente i pazienti con una storia di precedenti radiazioni toraciche (6,9%) rispetto ai pazienti non sottoposti a precedenti radiazioni toraciche (2,9%). Monitorare i pazienti per segni e sintomi di polmonite. Valutare le polmoniti sospette tramite radiografia. In caso di polmonite di grado 2 o superiori somministrare corticosteroidi. Sospendere il trattamento con KEYTRUDA in caso di polmoniti di grado 2; interrompere permanentemente KEYTRUDA in caso di polmoniti di grado 3 o 4, oppure per polmonite ricorrente.

KEYTRUDA può causare colite immuno-mediata. I casi di colite hanno interessato 48 (1,7%) dei 2.799 pazienti trattati con KEYTRUDA, inclusi casi di grado 2 (0,4%), 3 (1,1%) e 4 (<0,1%). Monitorare i pazienti per rilevare eventuali segni e sintomi di colite. In caso di colite di grado 2 o superiori somministrare corticosteroidi. Sospendere il trattamento con KEYTRUDA in caso di colite di grado 2 o 3; interrompere permanentemente KEYTRUDA in caso di colite di grado 4.

KEYTRUDA può causare epatite immuno-mediata. I casi di epatite hanno interessato 19 (0,7%) dei 2.799 pazienti trattati con KEYTRUDA, inclusa epatite di grado 2 (0,1%), 3 (0,4%) e 4 (<0,1%). Monitorare i pazienti per rilevare eventuali modifiche della funzionalità epatica. In caso di epatite di grado 2 o superiori somministrare corticosteroidi e, in base alla severità dell'aumento di enzima epatico, sospendere o interrompere permanentemente KEYTRUDA.

KEYTRUDA può causare ipofisite. I casi di ipofisite hanno interessato 17 (0,6%) dei 2.799 pazienti trattati con KEYTRUDA, inclusa ipofisite di grado 2 (0,2%), 3 (0,3%) e 4 (<0,1%). Monitorare i pazienti per rilevare eventuali segni e sintomi di ipofisite (inclusi ipopituitarismo e insufficienza adrenalinica). Somministrare corticosteroidi e una terapia ormonale sostitutiva in base alle indicazioni cliniche. Sospendere KEYTRUDA in caso di ipofisite di grado 2; sospendere o interrompere in caso di ipofisite di grado 3 o 4.

KEYTRUDA può causare il malfunzionamento della tiroide, come ipertiroidismo, ipotiroidismo e tiroidite. I casi di ipertiroidismo hanno interessato 96 (3,4%) dei 2.799 pazienti trattati con KEYTRUDA, inclusi i casi di grado 2 (0,8%) e grado 3 (0,1%). I casi di ipotiroidismo hanno interessato 237 (8,5%) dei 2.799 pazienti trattati con KEYTRUDA, incluso ipotiroidismo di grado 2 (6,2%) e 3 (0,1%). L'incidenza dell'ipotiroidismo di nuova diagnosi, o il suo peggioramento, è risultata superiore nei pazienti affetti da carcinoma a cellule squamose della testa e del collo (HNSCC) e ha interessato 28 (15%) dei 192 pazienti HNSCC, incluso ipotiroidismo di grado 3 (0,5%). I casi di tiroidite hanno interessato 16 (0,6%) dei 2.799 pazienti trattati con KEYTRUDA, inclusi i casi di grado 2 (0,3%). Monitorare i pazienti per rilevare eventuali modifiche nella funzionalità tiroidea (all'inizio del trattamento, regolarmente durante il trattamento e in modo appropriato in base alla valutazione clinica) e segni e sintomi clinici di malfunzionamento tiroideo. Somministrare una terapia ormonale sostitutiva per l'ipotiroidismo e gestire l'ipertiroidismo con tionamidi e beta-bloccanti come appropriato. Sospendere o interrompere permanentemente KEYTRUDA in caso di ipertiroidismo di grado 3 o 4.

KEYTRUDA può causare diabete mellito di tipo 1, inclusa la chetoacidosi diabetica, che ha interessato 6 (0,2%) dei 2.799 pazienti trattati. Monitorare i pazienti per individuare eventuale iperglicemia o altri segni e sintomi di diabete. Per diabete di tipo 1 somministrare insulina; sospendere KEYTRUDA e somministrare anti-iperglicemizzanti in caso di iperglicemia grave.

KEYTRUDA può causare nefrite immuno-mediata. I casi di nefrite hanno interessato 9 (0,3%) dei 2.799 pazienti trattati con KEYTRUDA, inclusa nefrite di grado 2 (0,1%), 3 (0,1%) e 4 (<0,1%). Monitorare i pazienti per rilevare eventuali malfunzionamenti renali. Per nefriti di grado 2 o superiori somministrare corticosteroidi. Sospendere KEYTRUDA in caso di nefrite di grado 2; interrompere permanentemente KEYTRUDA in caso di nefrite di grado 3 o 4.

Possono manifestarsi rash immuno-mediati, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson (SJS), la necrolisi epidermica tossica (TEN), in alcuni casi con esito mortale, la dermatite esfoliativa e il pemfigoide bolloso. Monitorare i pazienti per rilevare eventuali reazioni cutanee gravi sospette e, in base alla severità della reazione avversa, sospendere o interrompere permanentemente KEYTRUDA e somministrare corticosteroidi. In caso di segni o sintomi di SJS o TEN sospendere KEYTRUDA e sottoporre il paziente a cure specialistiche di valutazione e trattamento. In caso di conferma della diagnosi di SJS o TEN, interrompere permanentemente KEYTRUDA.

Il trattamento con KEYTRUDA può causare altre reazioni avverse immuno-correlate clinicamente importanti a livello di qualsiasi organo. In caso di sospette reazioni avverse immuno-correlate effettuare una valutazione adeguata a conferma dell'eziologia o per escludere altre cause. In base alla gravità della reazione avversa, sospendere KEYTRUDA e somministrare corticosteroidi. In caso di miglioramento della reazione avversa fino al grado 1 o meno iniziare a ridurre gradualmente i corticosteroidi e proseguire con la riduzione per almeno 1 mese. In base ai dati limitati di studi clinici su pazienti con reazioni avverse immuno-correlate non controllabili tramite corticosteroidi, valutare la somministrazione di altri immuno-soppressori sistemici. Se la reazione avversa resta di grado 1 o meno riprendere il trattamento con KEYTRUDA. Interrompere permanentemente KEYTRUDA se si dovessero nuovamente manifestare reazioni avverse immuno-correlate di grado 3 e in caso di reazioni avverse immuno-correlate potenzialmente mortali.

Le seguenti reazioni avverse immuno-mediate clinicamente significative hanno interessato meno dell'1% (tranne indicazione contraria) dei 2.799 pazienti trattati: artrite (1,5%), uveite, miosite, sindrome di Guillain-Barré, miastenia grave, vasculite, pancreatite, anemia emolitica e crisi epilettiche parziali insorte in un paziente con focolai infiammatori nel parenchima cerebrale. Sono state inoltre riferite mielite e miocardite in altri studi clinici, incluso il linfoma di Hodgkin classico e l'uso successivo all'immissione in commercio.

Nell'uso successivo all'immissione in commercio di KEYTRUDA è stato segnalato il rigetto del trapianto di organi solidi. Il trattamento con KEYTRUDA può aumentare il rischio di rigetto nei pazienti sottoposti a trapianto di organi solidi. Valutare i benefici del trattamento con KEYTRUDA rispetto al rischio di possibile rigetto d'organo in questi pazienti.

Nei pazienti trattati con KEYTRUDA sono state riportate reazioni gravi o potenzialmente mortali correlate all'infusione, incluse ipersensibilità e anafilassi, riferite in 6 (0,2%) dei 2.799 pazienti trattati. Monitorare i pazienti per rilevare eventuali segni e sintomi di reazioni correlate all'infusione, inclusi rigidità, brividi, sibili respiratori, prurito, arrossamento, rash, ipotensione, ipossiemia e febbre. In caso di reazioni di grado 3 o 4 sospendere l'infusione e interrompere permanentemente KEYTRUDA.

Complicanze immuno-mediate, tra cui eventi fatali, si sono verificate nei pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche (HSCT) dopo il trattamento con KEYTRUDA. Su 23 pazienti cHL sottoposti a HSCT allogenico dopo il trattamento con KEYTRUDA in qualsiasi studio clinico, 6 pazienti (26%) hanno sviluppato rigetto GVHD (Graft-Versus-Host Disease), in un caso risultato fatale, e 2 pazienti (9%) hanno sviluppato una grave malattia veno occlusiva epatica (VOD) dopo un regime di condizionamento a intensità ridotta (RIC), in un caso risultata fatale. Sono stati riferiti casi di GVHD iperacuta fatale dopo HSCT allogenico anche in pazienti affetti da linfoma trattati con un anticorpo anti PD-1.

Queste complicanze possono verificarsi nonostante una terapia intermedia tra il blocco di PD-1 e il trapianto HSCT allogenico. Monitorare attentamente i pazienti per rilevare eventuali indicazioni precoci di complicanze legate al trapianto, come GVHD iperacuta, grave GVHD acuta (grado da 3 a 4), sindrome febbrile che necessita di terapia steroidea, VOD epatica e altre reazioni avverse immuno-mediate, per intervenire tempestivamente.

In alcuni studi clinici su pazienti con mieloma multiplo, l'aggiunta di KEYTRUDA ad un analogo della talidomide più desametasone ha provocato l'aumento della mortalità. Non è consigliato il trattamento di questi pazienti con un anticorpo anti PD-1 o PD-L1 con questa combinazione, se non in studi clinici controllati.

In base al suo meccanismo d'azione, KEYTRUDA può causare danni fetali se somministrato a donne in gravidanza. Se usato durante la gravidanza, o in caso di inizio della gravidanza durante il trattamento, informare la paziente del potenziale rischio per il feto. Consigliare alle pazienti in età fertile di adottare un metodo contraccettivo altamente efficace durante il trattamento e per 4 mesi dopo la somministrazione dell'ultima dose di KEYTRUDA.

In KEYNOTE-006, l'uso di KEYTRUDA è stato sospeso a seguito di reazioni avverse nel 9% dei 555 pazienti con melanoma avanzato; le reazioni avverse che hanno portato alla sospensione della terapia in più di un paziente sono state colite (1,4%), epatite autoimmune (0,7%), reazioni allergiche (0,4%), polineuropatia (0,4%) e insufficienza cardiaca (0,4%). Reazioni avverse che hanno portato all'interruzione della terapia con KEYTRUDA si sono verificate nel 21% dei pazienti; la più comune (≥1%) è stata la diarrea (2,5%). Le reazioni avverse più comuni con KEYTRUDA vs ipilimumab sono state affaticamento (28% vs 28%), diarrea (26% con KEYTRUDA), rash (24% vs 23%) e nausea (21% con KEYTRUDA). I tassi di incidenza di ipilimumab sono riportati solo relativamente alle reazioni avverse verificatesi con la medesima percentuale, o con una percentuale inferiore, rispetto a KEYTRUDA.

In KEYNOTE-010, KEYTRUDA in monoterapia è stato sospeso a seguito di reazioni avverse nell'8% dei 682 pazienti con NSCLC metastatico. L'evento avverso più comune che ha portato all'interruzione permanente di KEYTRUDA è stata la polmonite (1,8%). Le reazioni avverse che hanno portato all'interruzione di KEYTRUDA si sono verificate nel 23% dei pazienti; le più comuni (≥1%) sono stati diarrea (1%), affaticamento (1,3%), polmonite (1%), aumento di enzima epatico (1,2%), calo dell'appetito (1,3%) e pneumopatia (1%). Le reazioni avverse più comuni (in almeno il 20% dei pazienti e con un'incidenza superiore rispetto a docetaxel) sono state calo dell'appetito (25% vs 23%), dispnea (23% vs 20%) e nausea (20% vs 18%).

In KEYNOTE-021 (G1), quando KEYTRUDA è stato somministrato in combinazione con carboplatino e pemetrexed (carbo/pem) nei pazienti con NSCLC squamoso avanzato, KEYTRUDA è stato interrotto nel 10% dei 59 pazienti trattati. La reazione avversa più comune che ha portato alla sospensione di KEYTRUDA (≥2%) è stata l'insufficienza renale acuta (3,4%). Le reazioni avverse che hanno portato all'interruzione di KEYTRUDA si sono verificate nel 39% dei pazienti; le più comuni (≥2%) sono state affaticamento (8%), neutropenia (8%), anemia (5%), dispnea (3,4%) e polmonite (3,4%). Le reazioni avverse più comuni (≥20%) con KEYTRUDA rispetto al solo carbo/pem sono state affaticamento (71% vs 50%), nausea (68% vs 56%), costipazione (51% vs 37%), rash (42% vs 21%), vomito (39% vs 27%), dispnea (39% vs 21%), diarrea (37% vs 23%), calo dell'appetito (31% vs 23%), cefalea (31% vs 16%) , tosse (24% vs 18%), vertigini (24% vs 16%), insonnia (24% vs 15%), prurito (24% vs 4,8%), edema periferico (22% vs 18%), disgeusia (20 % vs 11%), alopecia (20% vs 3,2%), infezione del tratto respiratorio superiore (20% vs 3,2%) e artralgia (15% vs 24%). Obiettivo di questo studio non era rilevare una differenza statisticamente significativa nei tassi di reazione avversa per KEYTRUDA rispetto al solo carbo/pem per qualsiasi reazione avversa specificata.

In KEYNOTE-012, KEYTRUDA è stato interrotto a seguito di reazioni avverse nel 17% dei 192 pazienti HNSCC trattati. Reazioni avverse gravi si sono verificate nel 45% dei pazienti. Le reazioni avverse gravi più frequenti segnalate in almeno il 2% dei pazienti sono state polmonite, dispnea, stato confusionale, vomito, versamento pleurico e insufficienza respiratoria. Le reazioni avverse più comuni (riportate in almeno il 20% dei pazienti) sono stati affaticamento, calo dell'appetito e dispnea. Le reazioni avverse nei pazienti HNSCC sono risultate generalmente simili a quelle nei pazienti con melanoma o NSCLC, tranne che per la maggiore incidenza dell'edema facciale (10% tutti i gradi; 2,1% gradi 3 o 4) e dell'ipotiroidismo di nuova diagnosi o con peggioramento.

In KEYNOTE-087, KEYTRUDA è stato sospeso a seguito di reazioni avverse nel 5% dei 210 pazienti cHL trattati, e la terapia è stata interrotta a seguito di reazioni avverse nel 26% dei pazienti. Il quindici per cento (15%) dei pazienti ha presentato una reazione avversa che ha richiesto una terapia a base di corticosteroidi sistemici. Reazioni avverse gravi si sono verificate nel 16% dei pazienti. Le reazioni avverse gravi (≥1%) più frequenti sono state polmonite, polmonite, piressia, dispnea, GVHD ed herpes zoster. Due pazienti sono deceduti per cause non correlabili alla progressione della malattia: un caso per GVHD dopo il successivo trapianto HSCT allogenico e un caso per shock settico. Le reazioni avverse più comuni (≥20% dei pazienti) sono state affaticamento (26%), piressia (24%), tosse (24%), dolori muscolo-scheletrici (21%), diarrea (20%) e rash (20%).

In KEYNOTE-052, KEYTRUDA è stato sospeso a seguito di reazioni avverse nell'11% dei 370 pazienti trattati affetti da carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico. Le reazioni avverse più comuni (≥20% dei pazienti) sono state affaticamento (38%), dolori muscolo-scheletrici (24%), calo dell'appetito (22%), stipsi (21%), eruzioni cutanee (21%) e diarrea (20%). Diciotto pazienti (5%) sono deceduti per cause non correlabili alla progressione della malattia. Cinque pazienti (1,4%) trattati con KEYTRUDA si sono ammalati di sepsi con conseguente decesso, mentre 3 pazienti (0,8%) sono stati colpiti da polmonite con conseguente decesso. Le reazioni avverse che hanno portato all'interruzione di KEYTRUDA si sono verificate nel 22% dei pazienti. Le più comuni (≥ 1%) erano aumento di enzima epatico, diarrea, infezioni del tratto urinario, insufficienza renale acuta, affaticamento, dolori articolari e polmonite. Gravi reazioni avverse si sono verificate nel 42% dei pazienti, le più frequenti (≥2%) delle quali erano infezioni del tratto urinario, ematuria, insufficienza renale acuta, polmonite e urosepsi.

In KEYNOTE-045, KEYTRUDA è stato sospeso a seguito di reazioni avverse nell'8% dei 266 pazienti trattati affetti da carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico. La reazione avversa più comune che ha portato all'interruzione permanente di KEYTRUDA è stata la polmonite (1,9%). Le reazioni avverse che hanno portato all'interruzione di KEYTRUDA si sono verificate nel 20% dei pazienti; le più comuni (≥ 1%) erano infezioni del tratto urinario (1,5%), diarrea (1,5%) e colite (1,1%). Le reazioni avverse più comuni (≥20%) nei pazienti trattati con KEYTRUDA rispetto a quelli trattati con chemioterapia sono stati affaticamento (38% vs 56%), dolori muscolo-scheletrici (32% vs 27%), prurito (23% vs 6%), calo dell'appetito (21% vs 21%), nausea (21% vs 29%) e rash (20% vs 13%). Reazioni avverse gravi si sono verificate nel 39% dei pazienti trattati con KEYTRUDA, le più comuni (≥2%) erano infezioni del tratto urinario, polmonite, anemia e pneumopatia.

Non è noto se KEYTRUDA sia escreto nel latte materno. Poiché molti farmaci sono escreti nel latte materno, informare le pazienti affinché interrompano l'allattamento durante il trattamento con KEYTRUDA e per 4 mesi dopo la somministrazione dell'ultima dose.

L'esperienza con i pazienti in età pediatrica è limitata. In uno studio clinico, 40 pazienti in età pediatrica (16 bambini a partire dai 2 anni fino a un'età inferiore ai 12 anni, e 24 adolescenti di età compresa tra i 12 e i 18 anni) con melanoma o linfoma o espressione della PD-L1, in fase avanzata o di recidiva, o ancora affetti da tumori solidi refrattari sono stati trattati con KEYTRUDA 2 mg/kg ogni 3 settimane. I pazienti hanno ricevuto KEYTRUDA per una media di 3 dosi (range 1-17 dosi), con 34 pazienti (85%) trattati con KEYTRUDA per 2 o più dosi. Il profilo di sicurezza in questi pazienti pediatrici era simile a quello osservato negli adulti trattati con KEYTRUDA. La tossicità, verificatasi a un tasso superiore (differenza di ≥15%) in questi pazienti rispetto agli adulti sotto i 65 anni, ha fatto registrare affaticamento (45%), vomito (38%), dolore addominale (28%), ipertransaminasemia (28%) e iponatriemia (18%).

Informazioni su Incyte

Incyte Corporation è una società biofarmaceutica con sede a Wilmington, nel Delaware, specializzata nella scoperta, nello sviluppo e nella commercializzazione di terapie proprietarie. Per ulteriori informazioni su Incyte visitare il sito web della società: www.incyte.com.

Seguire @Incyte su Twitter: https://twitter.com/Incyte .

Informazioni su MSD

Per oltre un secolo MSD, società biofarmaceutica leader a livello mondiale, ha inventato prodotti per la vita proponendo farmaci e vaccini per molte delle malattie più difficili da debellare al mondo. MSD è una denominazione commerciale di Merck & Co., Inc., che ha sede a Kenilworth, N.J., Stati Uniti. Tramite i nostri farmaci con obbligo di prescrizione, vaccini, terapie biologiche e prodotti veterinari collaboriamo con i clienti e siamo presenti in oltre 140 paesi, per fornire innovative soluzioni per la salute. Dimostriamo inoltre il nostro impegno a migliorare l'accesso all'assistenza sanitaria attraverso politiche, programmi e collaborazioni di ampia portata. Oggi MSD si conferma all'avanguardia nella ricerca per la prevenzione e il trattamento di malattie pericolose per persone e comunità in tutto il mondo, come i tumori, le malattie cardiometaboliche, le patologie emergenti degli animali, il morbo di Alzheimer e le malattie infettive come l'HIV e l'Ebola. Per maggiori informazioni visitare il sito web: www.msd.com e seguire la società su Twitter, LinkedIn e YouTube.

Dichiarazioni a carattere previsionale di Incyte Corporation

A eccezione delle informazioni storiche qui riportate, il contenuto di questo comunicato stampa include previsioni, stime e altre dichiarazioni a carattere previsionale, comprese le dichiarazioni sull'intenzione di Incyte di continuare a studiare come l'inibizione di IDO1 e altri nuovi meccanismi possano potenzialmente migliorare i risultati per i pazienti con esigenze insoddisfatte. Queste dichiarazioni a carattere previsionale si basano sulle aspettative attuali di Incyte e sono soggette a rischi e incertezze che possono comportare una differenza materiale con i risultati effettivi, compresi i risultati di ulteriori studi clinici su epacadostat e altri candidati farmaci, oppure sviluppi imprevisti e rischi correlati all'efficacia o alla sicurezza dei prodotti e dei farmaci di Incyte, gli effetti della concorrenza del mercato, i risultati di ulteriori ricerche e sviluppi, oltre ad altri rischi di volta in volta specificati nelle relazioni depositate da Incyte presso la Securities and Exchange Commission (SEC), incluso il modulo 10-K per l'anno terminato il 31 dicembre 2017. Incyte declina qualsiasi intenzione od obbligo di aggiornare queste dichiarazioni a carattere previsionale.

Dichiarazioni a carattere previsionale di Merck & Co., Inc., Kenilworth, N.J., USA

Questo comunicato stampa di Merck & Co., Inc., Kenilworth, NJ, Stati Uniti (la "Società"), contiene "dichiarazioni a carattere previsionale" ai sensi delle disposizioni 'safe harbor' del Private Securities Litigation Reform Act statunitense del 1995. Tali dichiarazioni si basano sulle convinzioni e le aspettative attuali della dirigenza della società e sono soggette a significativi rischi e incertezze. Non viene fornita alcuna garanzia che i prodotti attualmente in fase di sviluppo riceveranno le necessarie autorizzazioni regolamentari e che riscuoteranno il successo commerciale. Se le ipotesi su cui si fondano tali dichiarazioni si dovessero rivelare inaccurate, o se si concretizzassero rischi o incertezze, i risultati reali potrebbero differire materialmente da quanto riportato nelle dichiarazioni a carattere previsionale.

Rischi e incertezze includono, ma non a titolo esaustivo, le condizioni generali del settore e della concorrenza; i fattori economici generali, tra cui i tassi d'interesse e le fluttuazioni dei tassi di cambio; gli effetti della regolamentazione dell'industria farmaceutica e della legislazione sanitaria negli Stati Uniti e a livello internazionale; le tendenze globali verso il contenimento dei costi legati all'assistenza sanitaria; i progressi tecnologici, i nuovi prodotti e i brevetti registrati dalla concorrenza; le difficoltà insite nello sviluppo di nuovi prodotti, tra cui l'ottenimento delle approvazioni normative; la capacità della Società di prevedere con precisione le future condizioni di mercato; l'insorgere di difficoltà o ritardi; l'instabilità finanziaria delle economie internazionali e il rischio sovrano; la dipendenza dall'efficacia dei brevetti della Società e di altre protezioni per i prodotti innovativi, ed eventuali contenziosi legali, ad esempio sui brevetti, e/o azioni normative.

La società declina ogni obbligo di aggiornare pubblicamente qualsiasi dichiarazione a carattere previsionale a seguito di eventi futuri, nuove informazioni o altro ancora. Ulteriori fattori che potrebbero comportare una differenza materiale dei risultati reali da quanto riferito nelle dichiarazioni a carattere previsionale sono riportati nella relazione annuale della società per il 2017 registrata sul modulo 10-K e negli altri documenti depositati dalla società presso la Securities and Exchange Commission (SEC), consultabili sul sito web della SEC (www.sec.gov).

Consultare le indicazioni terapeutiche per KEYTRUDA (pembrolizumab) alla pagina: http://www.merck.com/product/usa/pi_circulars/k/keytruda/keytruda_pi.pdf e il foglio illustrativo/la guida all'uso del farmaco per KEYTRUDA alla pagina:http://www.merck.com/product/usa/pi_circulars/k/keytruda/keytruda_mg.pdf.

Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l'unico giuridicamente valido.