Le udienze si terranno l'1 e il 2 ottobre, ha dichiarato il 15° tribunale commerciale di Madrid in un comunicato.
L'associazione dei media AMI, che rappresenta 87 aziende di media spagnole, ha intentato una causa l'anno scorso, sostenendo che Meta ha violato le regole di protezione dei dati dell'UE tra il 2018 e il 2023.
I giornali sostengono che l'uso "massiccio" e "sistematico" dei dati personali degli utenti delle piattaforme Facebook, Instagram e Whatsapp da parte di Meta le conferisce un vantaggio sleale nella progettazione e nell'offerta di annunci personalizzati, il che, a loro avviso, costituisce una concorrenza sleale.
Un portavoce di Meta non ha risposto immediatamente ad una richiesta di commento.
Gli editori di giornali quotati in borsa Prisa, che possiede il quotidiano El Pais, e Vocento, che possiede il quotidiano ABC, sono tra i denuncianti.
Separatamente, le associazioni di emittenti radiotelevisive spagnole UTECA e AERC hanno dichiarato il mese scorso di aver intentato una causa da 160 milioni di euro contro Meta per gli stessi motivi.
Le cause spagnole rappresentano gli sforzi dei media tradizionali per combattere i giganti tecnologici sia nei tribunali che nelle legislature, al fine di preservare le loro entrate, sostenendo che tali aziende dovrebbero pagare tariffe eque per l'utilizzo e la condivisione dei loro contenuti.
Alcuni di questi tentativi si sono ritorti contro in Paesi come il Canada e l'Australia, dove Meta ha bloccato gli utenti dal ripubblicare articoli di notizie.
Negli altri mercati, Meta ha ridotto la sua promozione di notizie e contenuti politici per aumentare il traffico e afferma che i link alle notizie rappresentano solo una frazione dei feed degli utenti.
(1 dollaro = 0,9471 euro)