Meta Platforms ha svelato mercoledì i dettagli della prossima generazione del chip acceleratore di intelligenza artificiale interno all'azienda. PERCHÉ È IMPORTANTE

Reuters ha riferito all'inizio di quest'anno che Meta aveva in programma di distribuire una nuova versione di un chip per data center personalizzato per far fronte all'enorme quantità di potenza di calcolo necessaria per far funzionare i prodotti AI di Facebook, Instagram e WhatsApp. Il chip, chiamato internamente "Artemis", aiuterà Meta a ridurre la sua dipendenza dai chip AI di Nvida e a ridurre i costi energetici complessivi. QUOTA CHIAVE

"L'architettura di questo chip è fondamentalmente incentrata sulla fornitura del giusto equilibrio tra calcolo, larghezza di banda di memoria e capacità di memoria per servire i modelli di ranking e di raccomandazione", ha scritto l'azienda in un post sul blog.

CONTESTO

Il nuovo chip Meta Training and Inference Accelerator (MTIA) fa parte di un ampio sforzo di silicio personalizzato dell'azienda, che comprende anche l'esame di altri sistemi hardware. Oltre a costruire i chip e l'hardware, Meta ha fatto investimenti significativi nello sviluppo del software necessario per sfruttare la potenza della sua infrastruttura nel modo più efficiente.

L'azienda sta anche spendendo miliardi per acquistare Nvidia e altri chip AI: Quest'anno il CEO Mark Zuckerberg ha dichiarato che l'azienda prevede di acquistare circa 350.000 chip H100 di punta da Nvidia. In combinazione con altri fornitori, Meta prevede di accumulare l'equivalente di 600.000 chip H100 quest'anno, ha dichiarato. I NUMERI

Taiwan Semiconductor Manufacturing Co produrrà il nuovo chip sul suo processo "5nm". Meta ha dichiarato che è in grado di fornire prestazioni tre volte superiori rispetto al processore di prima generazione. COSA SUCCEDERÀ

Il chip è stato implementato nei data center ed è impegnato a servire le applicazioni AI. L'azienda ha dichiarato di avere diversi programmi in corso "volti ad ampliare la portata di MTIA, compreso il supporto di carichi di lavoro (AI generativi)". (Servizio di Max A. Cherney a San Francisco, a cura di Chris Reese)