MILANO (MF-DJ)--Sotto la lente degli analisti Mediaset, il cui Cda ha deciso all'unanimitá di proporre all'Assemblea degli azionisti, che si terrá il 25 novembre, la modifica della denominazione della societá in MFE-MEDIAFOREUROPE e l'introduzione di una struttura azionaria a doppia categoria.

Nel dettaglio la proposta prevede la conversione delle azioni Mediaset in azioni MFE di categoria B, ciascuna con 10 diritti di voto e un valore nominale di 0,6 euro per azione; in un giorno di riferimento stabilito, tutti gli azionisti riceveranno per ogni azione di categoria B un`azione ordinaria A, che invece avrá un solo diritto di voto e un valore nominare di 0,06 euro per azione, spiegano gli analisti di Equita Sim, che sul titolo hanno rating hold e prezzo obiettivo a 2,93 euro.

Per gli esperti l'obiettivo del Cda con questa operazione è "fornire maggiore flessibilitá per eventuali future operazioni di M&A". Dall`altro lato però "potrebbe ridursi la contendibilitá del gruppo in caso di future operazioni straordinarie (dipenderá dalla categoria di azioni utilizzate per le operazioni)", notano gli analisti.

"Ci attenderemmo, infine, che le azioni di categoria A (con un solo diritto di voto) oltre a trattare a sconto abbiano una maggiore liquiditá sul mercato, perchè, avendo un solo decimo dei diritti di voto delle azioni di categoria B, saranno meno interessanti anche per gli azionisti di riferimento del gruppo", segnala Equita.

Una volta creata la nuova struttura azionaria, per gli esperti andrá verificato come MFE intenderá muoversi per accelerare il consolidamento del settore FTA in Europa e quali operazioni valuterá per i mercati in cui il gruppo è presente (Italia e Spagna) e in Germania, dove controlla il 25% di Prosieben.

Oddo BHF (rating underperform, Tp a 2,7 euro), infatti, evidenzia come la "nuova struttura permetterá a Mediaset di essere piú flessibile". Per gli esperti "il principale freno a operazioni di M&A finora è stata la volontá di Fininvest di mantenere la maggioranza".

A detta di Intesa Sanpaolo poi, alla data di entrata in vigore, queste modifiche alla struttura azionaria "sarebbero neutre per gli azionisti di Mediaset", ma come affermato dalla societá, "potrebbero essere propedeutiche al consolidamento del settore e a fornire flessibilitá nel caso di un'operazione".

Quanto alla denominazione della societá, Media for Europe era il nome del progetto di fusione delle attivitá italiane e spagnole, intrapreso nel giugno 2019 e interrotto nel luglio 2020 su opposizione di Vivendi, ricordano gli esperti, sottolineando che comunque, dalle ultime dichiarazioni, non sembra che il management abbia intenzione di andare verso un accordo simile.

Gli analisti ribadiscono che, a differenza del 2019, Mediaset ora fonderebbe le sue attivitá italiane e spagnole solo se altri partner aderissero al progetto paneuropeo. ProSiebenSat (Pro7) "sarebbe il candidato naturale considerando che Mediaset possiede il 24,2% dei suoi diritti di voto", tuttavia, "questo non è ovvio, dato lo scetticismo del management di Pro7 e la pressione di RTL per il consolidamento nel Paese", spiegano gli esperti.

Per gli analisti il rinnovo del Supervisory Board di Pro7 nel 2022, la valutazione in corso dell'Antitrust sugli accordi interni in Europa (TF1-M6 e RTL-Talpa) e la business combination in corso tra Discovery e Time Warner "sono altri elementi di un puzzle che sembra ancora poco chiaro". Rating hold e Tp a 2,8 euro confermati.

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(END) Dow Jones Newswires

October 04, 2021 05:02 ET (09:02 GMT)