Le nuove norme cinesi sulle esportazioni tech significano che la vendita da parte di ByteDance delle attività statunitensi di TikTok potrebbe richiedere l'approvazione di Pechino, ha detto ieri ai media pubblici un esperto cinese di commercio, un requisito che complicherebbe il disinvestimento forzato e dalla forte carica politica.

I titoli Walmart, Microsoft e Oracle sono scesi tra l'1,5% e il 3% negli scambi pre-mercato, mentre all'avvio delle contrattazioni cedono tra lo 0,4% e il 2,6%.

I tre colossi statunitensi hanno ridotto alcune delle perdite dopo che la Cnbc ha riferito che un accordo su TikTok potrebbe essere annunciato già domani, senza però fornire dettagli sulle fonti.

All'inizio della scorsa settimana i vertici di TikTok hanno scritto in una nota ai dipendenti che la società "si sta muovendo rapidamente per trovare soluzioni ai problemi che vanno affrontati a livello globale, in particolare negli Stati Uniti e in India".

Venerdì scorso la Cina ha tuttavia aggiornato per la prima volta in 12 anni la lista di tecnologie soggette a divieto o limitazioni per l'esportazione.

Cui Fan, professore di commercio internazionale presso l'Università di International Business and Economics di Pechino, ritiene che le modifiche saranno applicate a TikTok.

"Ciò è chiaramente diretto a rallentare le negoziazioni di accordi di ByteDance in questo gioco di 'poker high stakes'", osserva l'analista di Wedbush Securities, Daniel Ives.

"Con l'algoritmo chiave di TikTok in gioco, ByteDance/TikTok ora dovrà probabilmente passare attraverso una procedura di licenza per trasferire il codice del software dalla Cina agli Stati Uniti."