LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio avanzano, sostenuti dalla prospettiva di una carenza di scorte a livello mondiale, anche se i guadagni sono stati limitati dalle stime di un aumento della produzione globale nei prossimi mesi e dai timori sui crescenti contagi da coronavirus in Europa.

Intorno alle ore 11,55 italiane, i futures sul Brent avanzano di 41 centesimi, o dello 0,45%, a 82,46 dollari il barile, mentre i futures sul greggio Usa guadagnano 34 centesimi, o lo 0,4%, a 81,21 dollari il barile.

"A questi prezzi, l'offerta continuerà a crescere ma potrebbero essere necessari sei mesi e le scorte sono scese a livelli bassi. Non abbiamo un margine di sicurezza", ha detto Tony Nunan, senior risk manager di Mitsubishi Corp.

I mercati globali del greggio rimangono contratti, dato il ritorno ai livelli pre-pandemici, secondo il Ceo di Trafigura Jeremy Weir.

Tuttavia, Iea ha affermato che il rally nel mercato petrolifero potrebbe scemare, poiché gli alti prezzi potrebbero fornire un forte incentivo per aumentare la produzione, specie negli Stati Uniti.

Iea prevede che la media dei prezzi per il Brent nel 2021 si aggirerà intorno a 71,50 dollari il barile, in rialzo a 79,40 dollari il barile nel 2022.

Mohammad Barkindo, segretario generale Opec, ha aggiunto di prevedere un eccesso dell'offerta di greggio già da inizio dicembre, con un mercato che resterà saturo nel 2022.

La scorsa settimana l'Opec ha tagliato di 330.000 barili al giorno le attese per la domanda globale di greggio rispetto alle stime fornite a ottobre, dato l'impatto degli elevati prezzi energetici sulla ripresa economica dalla pandemia di Covid-19.

L'Europa è diventata nuovamente l'epicentro della pandemia di Covid-19, spingendo alcuni governi a considerare la reintroduzione dei lockdown, mentre la Cina è alle prese con una diffusa epidemia causata dalla variante Delta.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Roma Francesca Piscioneri, enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, +48587696613)