MILANO (MF-DJ)--Il numero di neonati in Cina è sceso per il quinto anno consecutivo, al livello più basso nella storia della Cina moderna, nonostante la crescente enfasi di Pechino per incoraggiare le nascite.

Le nascite nel 2021 sono state 10,62 milioni, in calo rispetto ai 12,02 milioni del 2020, e hanno a malapena superato i 10,14 milioni di morti registrati nel Paese, ha affermato l'Ufficio nazionale di statistica cinese, suggerendo che il giorno in cui la popolazione della Cina inizierà a diminuire potrebbe essere vicino. Alcuni analisti ritengono che la popolazione possa aver già raggiunto il picco.

Alla fine del 2021, la popolazione cinese era di 1.413 miliardi di persone, in aumento solo dello 0,034% rispetto ai 1.412 miliardi dell'anno precedente, alla fine del 2020. Il tasso di natalità - il numero di nascite per mille persone - è sceso a un nuovo minimo di 7,52 nel 2021 rispetto a 8,52 nel 2020, sottolineando la sfida di Pechino nel migliorare il quadro demografico, al momento deludente.

Dall'aumento delle nascite del 2016, quando la Cina ha annullato la politica del figlio unico dopo quarant'anni e ha consentito alle coppie sposate di avere due figli, il numero di nascite è diminuito ogni anno. Il tasso di natalità era già il più basso nella storia moderna del Paese nel 2019. Quasi un cinese su cinque ha 60 anni o più. I dati di oggi hanno mostrato un ulteriore aumento di quella percentuale, al 18,9% nel 2021m dal 18,7% nel 2020.

"La sfida demografica è ben nota, ma la velocità dell'invecchiamento della popolazione è chiaramente più rapida del previsto", ha affermato in una nota Zhiwei Zhang, economista di Pinpoint Asset Management. Ciò suggerisce che la popolazione totale della Cina potrebbe aver raggiunto il picco nel 2021, ha affermato Zhang. I cinesi in età lavorativa - ovvero chi ha un'età compresa tra i 16 e i 59 anni - rappresentano ora il 63% della popolazione totale.

La Cina, che solo pochi anni fa limitava duramente il numero di figli che le coppie potevano avere, ora lotta per convincerle ad averne di più. Da quando Pechino l'anno scorso ha affermato che tutte le coppie avrebbero potuto avere tre figli, i Governi locali hanno introdotto misure che includono ricompense in denaro e congedi di maternità più lunghi per far aumentare le nascite. Per facilitare i matrimoni, i funzionari locali hanno organizzato eventi di matchmaking e scoraggiato l'uso delle doti. Questi sforzi non sembrano produrre però risultati significativi. Le registrazioni di matrimoni cinesi, dopo essere diminuite drasticamente nel 2020, hanno continuato a diminuire nei primi nove mesi dello scorso anno, secondo gli ultimi dati ufficiali.

Un numero maggiore di giovani donne rende lo sviluppo della carriera una priorità più alta rispetto alla creazione di una famiglia, segnando un allontanamento dai valori propagandati dal Governo e dalle generazioni più anziane. Lo squilibrio di genere contribuisce anche alla caduta dei tassi di matrimonio, ha affermato He Yafu, un demografo indipendente con sede nel Guangdong. La tradizionale preferenza per i ragazzi, combinata con la politica del figlio unico ormai abolita, ha distorto il rapporto tra i sessi in Cina. Tra i cinesi di età compresa tra 20 e 40 anni, gli uomini sono più numerosi delle donne di 17,5 milioni, secondo i dati del censimento, sebbene negli ultimi anni il divario si sia ridotto a livello nazionale.

I funzionari hanno attribuito il basso numero di nascite in parte all'incertezza dovuta al Covid-19. Per due anni, la Cina ha utilizzato alcune delle misure più rigorose ovunque per tenere fuori dal Paese il Covid-19, mettendo a dura prova la sua popolazione e la sua economia. Ora, la variante Omicron altamente trasmissibile rappresenta la sfida più grande per questa strategia. Ma ricercatori e funzionari indicano anche fattori sottostanti, come la diminuzione del numero di donne in età fertile, suggeriscono che le nascite basse sono diventate una nuova normalità.

Anche altre grandi economie, compresi gli Stati Uniti, hanno avuto una crescita della popolazione lenta durante la pandemia. La popolazione degli Stati Uniti è cresciuta dello 0,1% nei 12 mesi terminati il primo luglio, segnando il tasso più basso mai registrato, secondo l'Us Census Bureau.

Il tasso di fertilità della Cina - il numero di figli che una donna ha avuto nel corso della vita - è sceso al di sotto dei livelli registrati all'inizio degli anni '90 e nel 2020 è arrivato a 1,3, al di sotto anche dell'1,34 del Giappone. Il tasso del Giappone, tra i più bassi al mondo, ha iniziato a migliorare, grazie al sostegno del Governo, dopo essere sceso al minimo storico di 1,26 nel 2005, anche se negli ultimi anni ha ricominciato a scendere. Per affrontare le crescenti sfide demografiche, il Governo cinese ha affermato che adotterà misure come l'innalzamento dell'età pensionabile a livello legale, ma finora non sono stati fatti annunci in merito.

cos


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January 17, 2022 03:25 ET (08:25 GMT)