LONDRA (Reuters) - I consiglieri britannici per la vaccinazione hanno reso noto di non raccomandare l'inoculazione contro il Covid 19 per i ragazzi tra i 12 e i 15 anni, prediligendo un approccio più cauto per i giovani in salute, vista l'incertezza sugli effetti collaterali a lungo termine.

Il parere potrebbe spingere la Gran Bretagna a seguire un approccio diverso rispetto a quello seguito da Usa, Israele e alcuni paesi europei, che invece hanno spinto per una vaccinazione più ampia della fascia di età più giovane.

Tuttavia, non è ancora stata raggiunta una decisione finale e il governo ha detto di voler consultare consiglieri medici per valutare altri fattori, come ad esempio le possibili interruzioni al servizio scolastico. Molti politici si sono espressi in favore dell'idea di vaccinare più ragazzi.

La Gran Bretagna ha riportato oltre 133.000 morti per la pandemia di Covid 19, e quasi 7 milioni di casi totali, e benché la trasmissione del virus possa essere molto elevata tra i giovani, è raro che questi sviluppino sintomi gravi per colpa della malattia.

Il Joint committee on vaccination and immunisation (Jcvi) ha spiegato oggi che i giovani con condizioni pregresse che li rendano vulnerabili a causa del coronavirus dovrebbero comunque vaccinarsi. Per gli altri, il benefico derivante dalla vaccinazione è risibile.

Ad ogni modo, il Jcvi ha aggiunto che, benché i casi di infiammazioni cardiache, note come miocarditi, in soggetti giovani dopo la vaccinazione con Pfizer siano risultati generalmente lievi, è preferibile attendere informazioni più precise sugli effetti a medio e lungo termine delle infiammazioni prima di raccomandare la vaccinazione di bambini e ragazzi in salute.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Roma Giselda Vagnoni, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)