J&J vede vendite per l'intero esercizio dal resto delle attività per 91,3-92,1 miliardi di dollari per un totale, con l'aggiunta di quelle del vaccino a dose singola, tra i 93,8 e i 94,6 miliardi di dollari.

Il composto di J&J, presentato inizialmente come un importante strumento per la vaccinazione nelle zone più difficili da raggiungere, è in ritardo rispetto alla tabella di marcia per la distribuzione negli Stati Uniti e in Europa.

La società deve far fronte a problemi di produzione del vaccino e a timori relativi alla sicurezza,

Sono stati infatti riscontrati dei legami tra il vaccino e una sindrome trombotica rara potenzialmente mortale. La scorsa settimana la Fda Usa ha emesso un avviso su un possibile legame tra il vaccino e una rara patologia autoimmune.

Pfizer ha stimato vendite per 26 miliardi del vaccino contro il coronavirus, mentre Moderna ha stimato vendite del composto anticovid pari a 19,2 miliardi di dollari per l'anno in corso. Entrambi i preparati sono stati approvati lo scorso anno negli Usa, mentre il vaccino di J&J ha ricevuto l'approvazione quest'anno.

Entrambe le aziende si aspettano di trarre profitto dai vaccini, mentre Johnson & Johnson ha affermato che metterà a disposizione il vaccino su base non profit per l'uso d'emergenza durante la pandemia.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)