DAVOS (awp/ats/ans) - I governi devono tenere la barra dritta contro la pandemia, che è tutt'altro che finita con oltre 500 morti al giorno solo negli Usa. Ma se l'urgenza sarebbe quella di investire massicciamente nel sistema sanitario e tenere alta l'attenzione sui vaccini, quello che sta accadendo è esattamente il contrario.

È la conclusione di un seminario del Forum economico mondiale con alcuni dei maggiori esperti mondiali sulle pandemie, da Michelle Williams, decana della scuola di Salute pubblica di Harvard, a Stephan Bancel, Ceo della società farmaceutica Moderna.

"Un sacco di gente muore ancora ogni giorno ma tanti governi hanno deciso di guardare altrove", ha detto Bancel. "È un problema, perché abbiamo bisogno di investimenti nelle infrastrutture sanitarie e nel personale", mentre al contrario "alcuni governi non collaborano con la scienza".

"La pandemia è tutt'altro che finita", ha detto WIlliams. "Dobbiamo essere grati ai farmaci, ai vaccini e alla diagnostica se siamo riusciti a riaprire la società, ma negli Usa ci sono ancora 526 morti al giorno. E la cosa terribile è che nove su dieci di questi morti potrebbero essere evitati con i vaccini, i richiami e misure di prevenzione come le mascherine. Questo ci dice che dobbiamo evitare di parlare prematuramente della fine della pandemia".

Maria Leptin, presidente del Consiglio europeo di ricerca, durante lo stesso incontro ha spiegato che uno dei maggiori problemi - con un livello di vaccinazione degli anziani medio del 66%, giudicato troppo basso - è la "incredibile quantità di disinformazione", e la difficoltà nello spiegare al pubblico "l'incertezza come parte del metodo scientifico".