Parigi la migliore dopo apertura socialisti a nuovo governo
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 06 dic - Le borse europee archiviano l'ultima seduta della settimana in territorio positivo, riducendo però i guadagni sul finale. Sul gradino più alto del podio Parigi con il Cac 40 che ha chiuso in rialzo dell'1,3% dopo l'apertura del partito socialista francese alla formazione del nuovo governo. Segno più anche per Milano con il Ftse Mib che sul finale rallenta e chiude a +0,36%. Più indietro Francoforte (+0,13%) dopo che a ottobre la produzione industriale tedesca è scesa ancora su base mensile dell'1% (consensus +1%), su base annua del 4,5%. Segno meno per Londra (-0,5%) e Madrid (-0,37%). Sul fronte macro l'attenzione resta sempre focalizzata sulle prossime mosse delle banche centrali in materia di tassi di interesse. A tal proposito da segnalare il dato sull'occupazione americana a novembre che è stata sopra le attese con +227.000 posti di lavoro creati, mentre gli analisti attendevano un aumento di 214.000 posti. La disoccupazione è cresciuta dal 4,1% al 4,2%, in linea con le attese. È ormai dato per certo, dagli analisti, un taglio dei tassi d'interesse di altri 25 punti alla prossima riunione della Federal Reserve, in programma tra meno di due settimane, il 18 dicembre. Ora, secondo il FedWatch Tool del Cme Group, c'è il 91% di possibilità di un taglio di 25 punti, contro il 71% di ieri. Questo perché secondo gli esperti il dato appare molto alto solo sulla carta, ma nei fatti è il risultato di un andamento temporaneo dovuto al ritorno al lavoro di oltre mezzo milione di persone, fermate due mesi fa dal passaggio di due uragani.
Venendo a Piazza Affari giornata da incorniciare per Moncler che, grazie ai report positivi di alcuni analisti, chiude in cima al listino a +5. Seguono Stellantis (+3,2%) e Campari (+2,7%). Sotto i riflettori Banco Bpm (+0,37%) tra le ipotesi di rilancio dell'offerta di Unicredit (-0,6%) e la minaccia di ricorso al golden power rinnovata ieri dal ministro Matteo Salvini. Segno opposto per Tenaris (-2,96%) e Bper (-2,84%). Sul valutario, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,056 (ieri a 1,057 dollari), l'euro/yen a 158,44 mentre il dollaro/yen a 149,89. Giù il petrolio con il Wti di gennaio a 67,33 dollari al barile (-1,42%) e il Brent febbraio a 71,19 dollari (-1,25). Poco mosso il gas che si attesta a 46,35 euro al megawattora (-0,4%). Si arresta la corsa del Bitcoin che torna sotto i 100mila dollari a 98.918 dollari (-2,44%). Infine chiusura stabile per lo spread tra BTp e Bund a 109 punti; stesso copione per lo spread tra gli Oat francesi e il Bund, fermo a quota 77 punti.
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(RADIOCOR) 06-12-24 17:44:25 (0518)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN
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December 06, 2024 11:44 ET (16:44 GMT)