Moncler S p A : , ricavi trim3 in calo ma meglio di attese, segnali incoraggianti ad ottobre
22 ottobre 2020 alle 18:31
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MILANO (Reuters) - Moncler ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in calo del 15%, una contrazione più contenuta di quanto attendessero gli analisti e di quanto registrato nel trimestre precedente.
Ma nonostante i "segnali incoraggianti" di ottobre, il gruppo non ha fornito stime per l'ultima parte dell'anno, fondamentale per i conti del produttore di piumini di lusso.
"Abbiamo concluso il terzo trimestre con risultati superiori alle nostre aspettative (...). I segnali che stiamo vedendo ad ottobre sono incoraggianti, ma siamo consapevoli che abbiamo davanti a noi settimane sfidanti rese ancora più incerte dall'attuale situazione economico-sanitaria", dice nella nota il presidente e AD Remo Ruffini.
La riapertura dei negozi in gran parte del mondo durante l'estate ha aiutato le vendite di Moncler a rimbalzare con forza in Cina e Corea e a registrare un "significativo miglioramento" in America a partire da agosto, mentre Italia e Francia hanno continuato a soffrire per l'assenza di turisti.
I ricavi del trimestre sono scesi a 361,8 milioni contro i 340,7 attesi dal mercato, secondo il consensus fornito dalla società.
(Claudia Cristoferi, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia)
Moncler S.p.A. disegna, produce e commercializza piumini di lusso. Il gruppo propone anche capi di abbigliamento invernali (cappotti, pantaloni, polo e pullover), calzature, borse e accessori (guanti, cappelli, sciarpe e scaldacollo). Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- distribuzione al dettaglio (78,3%): a fine 2023, Moncler dispone di una rete di 350 punti vendita, ripartiti per marchio tra Moncler (269) e Stone Island (81), localizzati in Europa-Medio Oriente-Africa (121), Asia (178) e America (51);
- distribuzione all'ingrosso (21,7%): Moncler dispone di una rete di 72 punti vendita, suddivisi tra Moncler (57) e Stone Island (15).
La ripartizione geografica del fatturato (escluso Stone Island) è la seguente: Europa-Medio Oriente-Africa (35,4%), Asia (50,2%) e America (14,4%).