(Alliance News) - Le principali piazze europee hanno chiuso in ribasso, mercoledì, con i trader che temono ulteriori rialzi da parte di BCE e BoE mentre oltreoceano l'US Bureau of labor statistics ha fatto sapere che il tasso di inflazione USA è rallentato al 4,9% ad aprile, il più basso dall'aprile del 2021, dal 5,0% di marzo e al di sotto delle previsioni del 5,0%.

In USA, quindi, "i titoli tecnologici sono i veri vincitori della cifra CPI più debole di oggi, spingendo più in alto mentre altri indici fanno fatica", ha commentato Chris Beauchamp di IG. "Sembra che l'inflazione si stia muovendo nella direzione giusta per la Fed, ma a passo di lumaca, e mentre la pausa nell'aumento dei tassi sembra essere destinata a durare, sembra che i tagli siano ancora fuori discussione, qualunque cosa ne pensi il mercato".

I mercati europei, invece "non sono riusciti a unirsi al Nasdaq nel suo rally di questo pomeriggio, ostacolato da una sterlina e dall'euro più forte, mentre temono che la BoE e la BCE debbano ancora fare di più data la maggiore forza dell'inflazione su questa sponda dell'Atlantico".

Così, il FTSE Mib ha chiuso in rosso dello 0,4% a 27.264,77, il Mid-Cap termina in calo dello 0,9% a 42.941,71, lo Small-Cap cede lo 0,4% a 28.480,64 e l'Italia Growth ha ceduto lo 0,3% a 9.107,55.

In Europa, il CAC 40 di Parigi ha chiuso in ribasso dello 0,6%, il FTSE 100 di Londra in rosso dello 0,4%, mentre il DAX 40 di Francoforte si è contratto dello 0,5%.

Sul Mib, Banca Mediolanum cede il 2,2% e finisce tra i peggiori. Mercoledì ha fatto sapere di aver approvato il resoconto di gestione al 31 marzo, da cui è emerso un utile netto pari a EUR178,2 milioni da EUR112,3 milioni del primo trimestre 2022, con una crescita del 59%.

Il consiglio di amministrazione del Gruppo Hera - che chiude su con lo 0,7% - mercoledì ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre 2023, chiuso con un utile netto che sale a EUR140,3 milioni, rispetto a EUR138,6 milioni del primo trimestre 2022. L'utile netto di pertinenza degli azionisti del gruppo si attesta invece a EUR128,2 milioni rispetto a EUR127,3 milioni al 31 marzo 2022.

Il consiglio di amministrazione di Infrastrutture Wireless Italiane - in rosso dell'1,5% - ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2023, con l'utile netto che si attesta a EUR82,9 milioni, in crescita del 22% rispetto allo stesso periodo 2022.

Tra i rialzisti, che sono la maggioranza, sale TIM, in verde del 3,9%, seguita da ERG, che chiude su con il 3,8%. Le due società hanno annunciato martedì che, tramite le rispettive controllate ERG Power Generation e Telenergia, hanno sottoscritto un nuovo accordo della durata di 9 anni per la fornitura di circa 200 GWh/anno di energia green per il periodo 2023-2031.

Sul Mid-Cap, Saras chiude in vetta con il 4,9% dopo aver fatto sapere mercoledì di aver realizzato, nel primo trimestre dell'anno, un risultato netto di EUR139,1 milioni in crescita da EUR76,6 milioni del primo trimestre 2022.

L'Ebitda reported ammonta a EUR246,4 milioni da EUR156,3 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Segue Fincantieri, che chiude su del 4,0% dopo aver approvato martedì le informazioni finanziarie intermedie al 31 marzo, con ricavi e proventi del primo trimestre 2023 pari ad EUR1,76 miliardi, segnano un incremento del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Autogrill chiude in verde dello 0,3% dopo aver comunicato martedì che i ricavi del primo trimestre sono aumentati a EUR1,03 miliardi o del 40% da EUR719,8 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Quartieri alti anche per Acea - su dell'1,7% -, che ha fatto sapere mercoledì di aver approvato i dati relativi alla gestione del primo trimestre in cui la società ha riportato ricavi per EUR1,24 miliardi da EUR1,19 miliardi nello stesso periodo dell'anno precedente e in aumento del 4,0%.

L'utile netto è pari a EUR73 milioni, in calo del 27% rispetto a EUR99 milioni.

Sullo Small-Cap, Unieuro finisce in fondo e cede l'8,0%.

Tesmec arretra con il 5,4% dopo aver fatto sapere che nel primo trimestre ha riportato ricavi per EUR57,5 milioni, in crescita rispetto a EUR55,9 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente.

L'Ebitda si attesta a EUR7,0 milioni, in decremento rispetto agli EUR8,3 milioni al 31 marzo 2022, in linea con le attese di periodo.

Il consiglio di amministrazione di Aeffe - in rosso del 6,2% - ha reso noti mercoledì i risultati del primo trimestre dell'anno riportando una perdita netta di EUR300.000 da un utile di EUR8,9 milioni dello stesso periodo del 2022.

I ricavi consolidati ammontano a EUR93,2 milioni in calo da EUR101,6 milioni del primo trimestre 2022,

Tinexta ha comunicato mercoledì che i ricavi del primo trimestre sono saliti del 10% su base annua a EUR86,1 milioni da EUR78,2 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

L'Ebitda è salito del 17% a EUR13,5 milioni da EUR11,6 milioni mentre il dato adjusted segna un aumento a EUR15,0 milioni da EUR14,5 milioni.

Fiera Milano - in verde dell'1,9% - ha fatto sapere mercoledì che, nel primo trimestre dell'anno, ha realizzato un utile netto di EUR8,4 milioni in miglioramento da una perdita di EUR12,9 milioni del primo trimestre 2022.

I ricavi ammontano a EUR48,1 milioni, in crescita da EUR23,5 milioni rispetto al primo trimestre 2022.

Tra le PMI, volano Finanza.Tech, in rialzo del 18%, e Italia Independent, che chiude su con il 22%.

Mondo TV Suisse - in verde dello 0,9% - ha comunicato martedì di aver sottoscritto un memorandum of understading con la società cinese Youxin Agogo (Hangzhou) Culture and Media Ltd per la produzione e lo sfruttamento sia media che L&M della serie IP Robot Trains.

Il contratto vale circa il 50% del fatturato di Mondo TV Suisse stimato per il 2023.

Relatech ha chiuso in verde del 2,8%. Mercoledì ha comunicato di avere esaminato dei dati gestionali al 31 marzo, dove si evidenziano ricavi delle vendite consolidati alla fine del primo trimestre pari a EUR24 milioni circa da EUR10,4 milioni - in crescita del 130% circa - rispetto al primo trimestre 2022.

A New York, il Dow Jones cede lo 0,2%, il Nasdaq lo 0,6%, mentre l'S&P 500 è in verde dello 0,2%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0972 contro USD1,0951 di martedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2615 da USD1,2612 di martedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD76,82 al barile contro USD75,42 al barile di martedì sera. L'oro, invece, scambia a USD2.023,19 l'oncia da USD2.024,83 l'oncia di martedì in chiusura.

Nel calendario macroeconomico di giovedì, alle 0330 CEST è atteso l'IPC della Cina mentre alle 1100 CEST ci sarà un'asta di BTP italiani con scadenza a 3 anni.

Alle 1200 CEST uscirà l'indice globale mensile mensile di Thomson Reuters Ipsos Global Primary Consumer Sentiment Index per l'Italia, la Francia e la Germania.

Alle 1300 CEST la Bank of England renderà nota la propria decisione sui tassi di interesse e alle 1300 CEST uscirà il report mensile dell'OPEC.

Nel pomeriggio, alle 1430 CEST dagli USA arriveranno l'indice dei prezzi di produzione i dati sulla disoccupazione.

A Piazza Affari sono attesi di numerosi risultati tra cui A2A, Banca Generali, Banca Ifis e BFF Bank.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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