ROMA (MF-DJ)--In Atlantia avranno di che brindare con l'Eurotunnel.

In attesa di capire chi sarà il prossimo amministratore delegato della holding infrastrutturale dei Benetton, nel 2023 il successore di Carlo Bertazzo si troverà infatti con molta probabilità in cassa un flusso di dividendi in arrivo dalla partecipata Getlink più alto di quello ricevuto negli anni scorsi.

Lo scrive MF-Milano Finanza spiegando che grazie a turismo, ripresa del traffico post-Covid e all'apertura, a maggio, dell'interconnettore elettrico ElecLink fra Francia e Gran Bretagna, quest'anno la società che gestisce il tunnel che passa sotto la Manica -di cui Atlantia è primo azionista con il 15,5% del capitale e il 23,3% dei diritti di voto- ha realizzato il record storico dei ricavi. Da quando è nata nel lontano 1994, Getlink non ha mai incassato così tanti soldi. Il giro d'affari del solo Eurotunnel, il collegamento sotto la Manica che rappresenta il core-business (il 65% dell'attività del gruppo) con i pedaggi per il transito di vetture, pullmann, camion e l'alta velocità ferroviaria, ha superato del 10% i livelli pre-pandemia. A quota 1,049 miliardi di euro, in crescita del 63% rispetto al 2021. Per quanto riguarda il consolidato, invece, secondo i risultati preliminari su traffico e ricavi (il 23 febbraio verrà alzato il velo su tutti i numeri di bilancio), l'intero fatturato della concessionaria guidata da Yann Leriche è salito a cambi costanti a quota 1,606 miliardi di euro, più che raddoppiando (+107%) la performance del 2021 (744 milioni).

Andamento in cui ha spiccato il quarto trimestre (+152% rispetto al quarto trimestre dello scorso anno): grazie anche alle vacanze di Natale in cui ha registrato un picco di 25 mila automobili nel weekend del 16-18 dicembre fra le stazioni di Calais e Folkestone, Getlink ha incassato 562,7 milioni di euro in soli tre mesi. Più di un terzo di quanto fatto nell'intero anno.

Frenato per 24 mesi dalle difficoltà dovute alla Brexit e soprattutto alla crisi sanitaria, il traffico è rimbalzato del 122% per le autovetture (compresi i pullman) e del 6% per i camion.

Così i pedaggi per il trasporto di auto e tir su navette ferroviarie tra Francia e Inghilterra (il passaggio sotto il livello del mare dura circa una mezzora) hanno fruttato per tutto il 2022 alla società 732 milioni di euro, entrata in crescita del 53%. Il resto dei ricavi si deve ad altre tre voci: l'alta velocità ferroviaria (Eurostar), il trasporto merci su rotaia e, da maggio, ElecLink. Con 8,3 milioni di passeggeri, ben cinque volte i livelli del 2021, la compagnia ferroviaria che sfreccia sotto la Manica, ex Sncf e salvata a fine 2021 dai belgi di Thalys, ha fruttato a Getlink altri 295 milioni. Gli introiti sono in crescita del 90% dai 155 milioni di 12 mesi prima. Il fatturato legato al passaggio dei treni cargo ha portato invece nelle casse del gruppo 137 milioni (+5%), mentre i restanti 442 milioni risultano da altri ricavi (22 milioni) e dagli incassi per l'interconnessione per la trasmissione di energia elettrica tra Regno Unito e Francia attraverso il tunnel.

L'opera entrata in funzione in ritardo rispetto alla tabella di marcia e che aiuta a bilanciare il fabbisogno energetico tra le due sponde della Manica ha contribuito al consolidato con 422 milioni. Un autentico jolly per il gruppo di Leriche quotato alla borsa di Parigi, dove gli investitori ieri hanno approfittato dei numeri per prendere profitto (-1,17% a 15,7 euro). Ma in un anno il rialzo del prezzo delle azioni è stato di quasi il 15%, per una capitalizzazione di mercato di oltre 8,7 miliardi.

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2708:56 gen 2023


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January 27, 2023 02:56 ET (07:56 GMT)