Le azioni australiane sono salite martedì, sostenute dai guadagni dei titoli energetici e minerari grazie al rafforzamento dei prezzi delle materie prime a livello globale, mentre gli investitori attendevano anche la decisione della banca centrale sui tassi d'interesse.

L'indice S&P/ASX 200 è salito di circa lo 0,5% a 6.885,4 alle 0055 GMT. Il benchmark ha chiuso in rialzo dello 0,3% lunedì.

Gli operatori di mercato si aspettano che la Reserve Bank of Australia aumenti i tassi chiave di 50 punti base per la quarta volta consecutiva durante la riunione politica che si terrà alle 0430 GMT, nel tentativo di mitigare le pressioni inflazionistiche, che hanno raggiunto i massimi di due decenni, secondo un sondaggio Reuters.

Tuttavia, il sondaggio ha anche indicato che la banca centrale, che ha aumentato i tassi per un totale di 175 punti base da maggio all'1,85%, potrebbe moderare il ritmo dei rialzi per il resto dell'anno.

"Il mercato sta valutando un picco del tasso di liquidità un po' superiore al 3,8% entro la metà del 2023", hanno scritto gli analisti di ANZ Research, "L'annuncio di oggi dovrà essere sul lato del falco per far sì che il mercato prezzi di più".

In testa ai guadagni dell'indice di riferimento, i minatori sono saliti fino all'1,5%, dopo che i prezzi del minerale di ferro sono rimbalzati in Cina nonostante le persistenti preoccupazioni del COVID-19, con il triumvirato minerario di Rio Tinto, Fortescue Metals e BHP Group che ha guadagnato tra lo 0,3% e l'1,8%.

I titoli energetici hanno guadagnato lo 0,8%, seguendo i prezzi elevati del greggio Brent, con il peso massimo del settore Santos che ha guadagnato lo 0,2%.

I titoli tecnologici nazionali sono saliti dell'1,2%, con i principali indici tra cui la società di software contabile Xero Ltd e le azioni quotate all'ASX di Block Inc che sono salite rispettivamente dell'1,7% e dello 0,2%.

Il sottoindice finanziario è salito dello 0,1% circa, con National Australia Bank e Westpac che hanno guadagnato rispettivamente lo 0,2% e lo 0,1%.

In Nuova Zelanda, invece, l'indice di riferimento S&P/NZX 50 è sceso di circa lo 0,2% a 11.594,9.