NeoImmuneTech, Inc. ha riferito che Nature Communications ha pubblicato i risultati di uno studio in vivo che combina l'IL-7 umana a lunga durata d'azione, NT-I7, con cellule T con recettore dell'antigene chimerico (CAR) dirette contro il linfoma a cellule B CD19+ e la leucemia mieloide acuta. Lo studio guidato dal Dr. DiPersio e dal suo team presso la Washington University ha analizzato l'impatto dell'NT-I7 sull'espansione delle cellule CAR-T in vivo e sulla risposta antitumorale, utilizzando modelli sofisticati di linfoma a cellule B o di leucemia mieloide acuta e un modello singeno immunocompetente di leucemia promielocitica acuta. Utilizzando questi strumenti, il gruppo ha testato se NT-I7 potesse espandere un prodotto CAR-T meno differenziato con una maggiore durata e capacità di uccidere il tumore in più modelli di cancro ematologico.

Negli ultimi 10 anni, la terapia cellulare CAR-T è diventata di routine per trattare i pazienti con neoplasie ematologiche refrattarie. Nonostante i progressi, le risposte di memoria di lunga durata e la persistenza a lungo termine in vivo delle cellule CAR-T devono ancora essere raggiunte in modo coerente per prevenire la fuga delle cellule tumorali e la ricaduta clinica. Nello studio riportato in Nature Communications, NT-I7 ha protetto le cellule CAR-T con target CD19 dalla morte cellulare, migliorando la loro vitalità e promuovendo la loro espansione in presenza di cellule tumorali CD19+. Le cellule CAR-T espanse in presenza di NT-I7 erano meno differenziate, ma con capacità di secernere citochine effettrici equivalenti.

Il trattamento di topi portatori di tumore con NT-I7 ha potenziato l'espansione in vivo e i successivi effetti antitumorali delle cellule CAR-T mirate al linfoma a cellule B CD19+ o alla leucemia acuta mieloide CD33+. La combinazione di NT-I7 e cellule CAR-T ha prolungato drasticamente la sopravvivenza. In modo impressionante, il co-trattamento di topi portatori di tumore con NT-I7 ha ridotto il numero minimo di cellule CAR-T necessarie per ottenere un beneficio in termini di sopravvivenza, conferendo una maggiore capacità di uccidere il tumore alle cellule CAR-T su base cellulare ed espandendo le cellule CAR-T in vivo.

Questi studi forniscono prove convincenti che NT-I7 ha il potenziale di potenziare la terapia CAR-T per il trattamento delle malattie ematologiche, promuovendo l'attività antitumorale, l'espansione e la persistenza delle CAR-T. Questo studio presentato in Nature Communications dimostra il potenziale di NT-I7 nel supportare l'uso clinico d'impatto di più terapie CAR-T con una maggiore sicurezza e tollerabilità. La combinazione strategica di NT-I7 con cellule CAR-T mirate al CD19 è attualmente in fase di sperimentazione nell'ambito di uno studio clinico multisito (NCT05075603) per il trattamento del linfoma a grandi cellule B recidivato/refrattario.