LONDRA (Reuters) - Nestlé ha annunciato che sospenderà la vendita di diversi brand in Russia, tra cui KitKat e Nesquik, alcuni giorni dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha criticato il gruppo per la scelta di continuare la propria attività in Russia.

Nelle ultime settimane Nestlé ha ricevuto critiche da parte di consumatori, gruppi di attivisti e politici per non essersi completamente ritirata dal mercato russo dopo la recente invasione dell'Ucraina. Il gruppo svizzero ha detto più volte che avrebbe continuato a fornire alla Russia cibi essenziali, come alimenti per l'infanzia e supporti nutritivi medici.

L'azienda aveva detto in precedenza di aver messo fine a tutte le esportazioni e le importazioni non essenziali dalla Russia, di aver sospeso pubblicità e investimenti. Nestlé aveva anche detto che non stava più facendo profitti in Russia.

Un portavoce ha detto oggi che l'azienda sospenderà ora anche la maggior parte delle vendite che faceva in Russia prima della guerra, anche in settori come il caffè ed il cibo per cani.

"Supportiamo il popolo ucraino e i nostri 5.800 dipendenti nel Paese", ha detto Nestlé aggiungendo che continuerà a pagare i propri impiegati russi.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Claudia Cristoferi)