ROMA (MF-DJ)--"Eravamo un consorzio, quattro anni fa siamo diventati un Spa e come tale le strade possono essere tante. Ora siamo concentrati a consolidare la nostra posizione sul mercato dei pagamenti, ma non posso escludere nessuna strada che non sia nella logica di impresa, compresa un'eventuale Ipo".

Lo annuncia Franco Dalla Sega, presidente di Bancomat Spa, società leader in Italia nei pagamenti con carta di debito grazie a 2,5 miliardi di operazioni l'anno, in un'intervista a Il Sole 24 Ore. "Tra il contante del passato e le criptovalute, che probabilmente rappresentano il futuro, c'è un mondo. In gran parte inesplorato e solo parzialmente valorizzato. È qui che Bancomat Spa intende diventare sempre di più uno strumento di accompagnamento e di inclusione finanziaria".

"A Bancomat Spa non fanno capo le carte, di proprietà di ogni singola banca o operatore che la emette, ma il circuito che le collega. Alla nostra società fa capo l'infrastruttura, materiale e immateriale, con tutte le sue infinite possibilità di sviluppo", spiega. "Da due anni abbiamo lanciato il circuito Bancomat Pay per i pagamenti digitali, che nei prossimi mesi consentirà di accedere ai servizi di e-commerce anche a tutti coloro che non dispongono di una carta di credito. Poi abbiamo partnership con i principali colossi del tech, come Samsung, Huawei e altri ne arriveranno, e consentiamo ai nostri clienti di trasferirsi denaro semplicemente attraverso i cellulari. È con tutto questo che si può diffondere anche in Italia la cultura del fintech, che è decisiva vista l'età media elevata spesso concentrata in piccoli comuni ormai rimasti senza filiali bancarie".

Intanto, Bancomat ha segnalato all'Antitrust l'intenzione di alzare le commissioni sui prelievi e le altre operazioni sugli sportelli automatici. "Tengo a sottolineare che è una proposta, nata dal confronto tra sensibilità diverse e ora al vaglio di un'autorità che dovrà esprimersi al riguardo. Ciò non toglie che prelevare costerà di più. È tutto da dimostrare che alla fine ci sarà un inasprimento delle condizioni: tutto dipende dalle scelte che faranno le singole banche. Noi abbiamo ritenuto fosse l'ora di modificare un sistema tariffario un po' vetusto, secondo una logica industriale e certo non per tirare il collo ai nostri clienti", aggiunge.

Gli sportelli automatici "sono una tappa importante del processo di innovazione dell'industria bancaria, cercheremo di dotarli di tutti i servizi che gli istituti ci chiedono. Ma il futuro lo vedo oltre: non a caso ci stiamo predisponendo per consentire il ritiro di contante, e in prospettiva anche altre operazioni, presso esercizi commerciali", annuncia Dalla Sega.

Nexi, vicino di filiera, si è quotato ed è al centro di un percorso di aggregazioni molto ambizioso, mentre "Bancomat ha un valore difficile da rappresentare con metodologie ordinarie: il nostro patrimonio netto è di 28 milioni, ma siamo certi che il brand da solo vale un altro ordine di grandezza", conclude.

pev

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February 23, 2021 03:12 ET (08:12 GMT)