Norsk Hydro ASA si avvicina a un'importante zona di resistenza la cui rottura, che prevediamo data la configurazione del titolo, potrà considerarsi come un segnale di acquisto.
Riassunto
● La società gode di fondamenta solide. Oltre il 70% delle aziende presenta dati peggiori in termini di crescita, redditività, indebitamento e visibilità.
● Secondo le attuali stime degli analisti, il potenziale di progressione dell'Utile Netto per Azione (EPS) per i prossimi anni appare limitato.
Punti forti
● In base al consensus degli analisti che seguono l'azienda, l'Utile Netto per Azione (EPS) dovrebbe crescere notevolmente nei prossimi esercizi.
● Quest'azione rappresenta un grande interesse per investitori in cerca di rendimento.
● Nell'ultimo anno, gli analisti hanno regolarmente rivisto al rialzo le stime sul fatturato della società.
● Le previsioni di fatturato della società sono state recentemente riviste al rialzo sulla base delle previsioni degli analisti che si sono occupati del caso.
● Negli ultimi 12 mesi, gli analisti hanno rivisto ampiamente al rialzo le stime di redditività per i prossimi esercizi.
Punti deboli
● Date le previsioni di crescita relativamente basse, il gruppo non è tra le quote con più alto potenziale di crescita del fatturato.
● Le stime dei vari analisti che seguono il caso non vanno tutte nella stessa direzione. Tale dispersione implica una mancanza di visibilità legata all'attività oppure opinioni divergenti.
Norsk Hydro ASA è uno dei principali produttori mondiali di alluminio e di energia. Le vendite nette sono suddivise per attività come segue: - produzione di prodotti in alluminio (42,7%): principalmente profili di estrusione di alluminio, prodotti laminati in alluminio, metalli da costruzione e componenti automobilistici; - vendita e commercio di alluminio (36,5%); - produzione e raffinazione dell'alluminio (18,4%): bauxite e allumina, alluminio primario e prodotti in alluminio per case; - produzione e distribuzione di energia (2,4%): elettricità (produttore n. 2 in Norvegia) ed energia idroelettrica. Le reti sono distribuite geograficamente come segue: Norvegia (3,8%), Germania (10,9%), Francia (4,7%), Svizzera (4,4%), Spagna (4%), Polonia (3,8%), Italia (3,1%), Europa (14%), Stati Uniti (22,8%), Brasile (5,4%), Canada (3,6%), America (1,8%), Giappone (3,1%), Singapore (3%), Cina (3%), Asia (7,4%), Australia e Nuova Zelanda (0,7%) e Africa (0,5%).