MILANO (MF-DJ)--Il Pnrr può rappresentare una vera svolta per il Mezzogiorno, area che dagli anni Novanta ha visto diminuire pressoché ininterrottamente il suo peso economico all'interno del Paese, ma che ora potrebbe vedere - a precise condizioni - un nuovo rinascimento.

"Il Pnrr costituisce un'occasione fondamentale per aggredire i ritardi accumulati dal Paese. Il Piano alloca al Sud circa 80 miliardi, che vanno ad aggiungersi a circa 120 miliardi previsti per il decennio dai Fondi strutturali e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione, per un ammontare complessivo di oltre 200 miliardi; in media annua, circa il 6% del Pil meridionale. Sarà essenziale evitare che la criminalità organizzata possa trarre beneficio da queste ingenti risorse. È qui impossibile discutere in modo organico le azioni del Piano, che abbracciano numerosi fronti", ha affermato il vice direttore generale Bankitalia, Paolo Angelini.

Una tesi condivisa dal presidente dell'Abi, Antonio Patuelli. "Le banche sono molto impegnate a sostenere le istituzioni e le imprese nell'attuazione urgente del Pnrr: da marzo 2021 i prestiti nel Mezzogiorno crescono oltre la media nazionale, in percentuale circa doppia, trainati dai prestiti alle imprese, ma occorre che nel Mezzogiorno cresca la qualitá dei prestiti, riducendo la percentuale di sofferenze che è ancora piú alta della media nazionale, anche se in riduzione soprattutto per le imprese. Il maggior rischio porta come conseguenza un sensibile maggior costo del credito al Sud, dove i tempi della giustizia civile sono in genere superiori a quelli del Centro-Nord", spiega il presidente. "Le banche per le imprese operano innanzitutto con i finanziamenti in qualche modo garantiti dal Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese che nel periodo di emergenza Covid, dal 17 marzo 2020 al giugno 2022, ha concesso 715.291 garanzie (piú che nel Centro Italia), a fronte di finanziamenti bancari di 53,6 miliardi di euro. Inoltre le banche sono impegnate al sostegno agevolato delle imprese con l'applicazione della legge 'nuova Sabatini' che dispone un contributo maggiore per le imprese localizzate nel Mezzogiorno".

D'altronde il Pnrr con una disposizione della legge 77/2021 prevede che almeno il 40% delle risorse sia destinato alle regioni del Mezzogiorno.

I dati già offrono una tendenza in miglioramento. "Complessivamente al 30 giugno 2022 il totale dei prestiti a imprese e famiglie nel Mezzogiorno ammontava a oltre 240 miliardi di euro, con una variazione annua del +2,8%, superiore alla media italiana che è incrementata del 2,2%. Insomma viviamo finalmente l'inizio di una fase con possibilitá piú promettenti per la ripresa nel Sud, per ammodernare decisamente innanzitutto le infrastrutture e valorizzare le risorse produttive, naturali e culturali, per trasformare il Mezzogiorno in uno dei fattori decisivi di crescita dell'Europa, correggendo le distanze fra Nord e Sud".

cce

MF-DJ NEWS

1215:13 ott 2022


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October 12, 2022 09:14 ET (13:14 GMT)