Novartis ha specificato che il buyback è finanziato attraverso i 20,7 miliardi di dollari raccolti dal gruppo farmaceutico svizzero in seguito alla cessione di quasi un terzo dei diritti di voto in Roche al rivale nazionale, vista a novembre. Il gruppo ha aggiunto che la strategia di collocamento del capitale punta a combinare gli investimenti nelle attività 'core' del gruppo e nel ridistribuire il capitale in eccesso agli azionisti.

Novartis ha aggiunto di avere la flessibilità necessaria per reindirizzare liquidità agli azionisti "senza compromettere la capacità della società per M&A in grado di creare valore, fornendo allo stesso tempo un solido e crescente dividendo e reinvestendo nelle attività".

La società svizzera ha confermato di prevedere una crescita delle vendite pari o superiore al 4% fino al 2026.

Il programma di buyback dovrebbe avere inizio nel giro di pochi giorni.

In occasione dell'assemblea generale annuale del 4 marzo, Novartis richiederà agli azionisti l'approvazione di un ulteriore buyback da 10 miliardi di franchi svizzeri (10,81 miliardi di dollari) per coprire gli oltre 8,8 miliardi di franchi ancora disponibili in base all'attuale autorità degli azionisti concessa nel 2021, in base al comunicato dell'azienda.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in redazione a Roma Stefano Bernabei)