ZURIGO (Reuters) - Novartis ha annunciato che rivenderà a Roche la quota pari a quasi un terzo dei diritti di voto che detiene nella rivale per 20,7 miliardi di dollari, operazione che scioglierà i legami tra le due concorrenti che dura da più di due decenni.

L'accordo libera Roche dal vincolo che la legava all'importante rivale che aveva potere di veto strategico anche se ha tenuto un ruolo passivo di fronte ai potenti azionisti della famiglia svizzera.

La transazione ha spinto il titolo Roche a un livello record. Alle 12 circa, è in rialzo dell'1,6%, mentre Novartis è poco mossa, a -0,04%.

Novartis ha concordato la vendita di 53,3 milioni di azioni al portatore per 388,99 dollari per azione, un prezzo che riflette la media ponderata per il volume dei certificati azionari senza diritto di voto nei 20 giorni di trading fino al 2 novembre, ha detto Novartis in una nota.

In una comunicazione separata, Roche ha reso noto che utilizzerà il debito per finanziare l'operazione, che ha definito "la separazione di due concorrenti", e che prevede di ridurre il proprio capitale annullando i titoli riacquistati per riguadagnare la piena flessibilità strategica.

Il legame tra le due case farmaceutiche di Basilea è iniziato nel 2001, quando l'investitore attivista svizzero Martin Ebner, noto per aver orchestrato la fusione che ha creato il colosso bancario Ubs, ha offerto la sua quota di Roche alla rivale spinto dalla frustrazione per sue proposte respinte.

Ebner all'epoca aveva accumulato la partecipazione in Roche per promuovere un cambiamento strategico, ma si scontrò con l'opposizione delle famiglie fondatrici che controllano il gruppo.

Gli azionisti di Roche voteranno in merito al piano in un'assemblea generale straordinaria convocata il 26 novembre.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)