Il gigante statunitense dei chip Nvidia discuterà di accordi di cooperazione sui semiconduttori con le aziende tecnologiche e le autorità vietnamite in un incontro che si terrà lunedì ad Hanoi, come risulta da una lettera di invito ai partecipanti visionata da Reuters.

Il Paese del sud-est asiatico, che ospita grandi fabbriche di assemblaggio di chip, tra cui la più grande di Intel a livello globale, sta cercando di espandersi nella progettazione di chip e possibilmente nella produzione di chip, dato che le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina creano opportunità per il Vietnam nell'industria strategica.

Jensen Huang, presidente e amministratore delegato di Nvidia, incontrerà lunedì i rappresentanti del governo vietnamita e delle aziende vietnamite per discutere i modi per "incrementare l'industria dei semiconduttori" in Vietnam e "la potenziale partnership di Nvidia con le aziende tecnologiche vietnamite", si legge nella lettera di invito all'evento privato.

Una fonte industriale che ha familiarità con i preparativi dell'incontro ha detto che Nvidia dovrebbe concordare un accordo di trasferimento tecnologico con almeno un'azienda vietnamita.

La persona ha rifiutato di essere nominata perché non era autorizzata a parlare pubblicamente della questione.

FPT, Vingroup, la società madre del produttore di veicoli elettrici VinFast e l'azienda statale Viettel hanno detto che avrebbero partecipato all'incontro di lunedì con Nvidia, ma hanno rifiutato di commentare un eventuale accordo.

Il Ministero degli investimenti vietnamita, che ospiterà l'evento, non ha risposto immediatamente alle richieste di commento.

Nvidia, che produce chip AI e unità di elaborazione grafica, ha già stretto una partnership con le principali aziende tecnologiche vietnamite per implementare l'AI nei settori del cloud, dell'automobile e dell'assistenza sanitaria, come risulta da un documento pubblicato dalla Casa Bianca a settembre, quando Washington ha aggiornato le relazioni diplomatiche con il Vietnam. (Relazioni di Phuong Nguyen e Francesco Guarascio @fraguarascio; redazione di Barbara Lewis)